Madonna della Misericordia

dipinto, 1380 - ca 1380

Zoccolo, incorniciatura, modanatura

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Maestro Della Misericordia Dell'accademia (notizie 1350-1374)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI ambito senese
    Gaddi Agnolo
    Gaddi Agnolo/ Cerchia
    Gaddi Giovanni
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La figura maggiore del quadro venne erroneamente interpretata come Santa Elisabetta d'Ungheria fino a Lutz e Pedrizet, che ne riconobbero una "Mater Misericordiae". L'attribuzione ad Agnolo Gaddi venne seguita a lungo da gran parte della critica, ma - come afferma la Marcucci - l'opera, di alta qualità, è da assegnare ad un artista superiore a questi denominato dall'Offner "Maestro della Misericordia" proprio in base alla tavola dell'Accademia. L'altra denominazione di "Maestro di Sant'Eligio" deriva invece da una indicazione del Longhi (comunicazione orale) accolta dalla Marcucci. Allo stesso autore sono attribuite anche le "Storie di Sant'Eligio" della collezione Cambò a Barcellona. La personalità del "Maestro della Misericordia" fu ricostruita dall'Offner e dalla Marcucci, che giustamente gli assegnò tra l'altro, su suggerimanto del Longhi (comunicazione orale) i tre scomparti di predella dell'Accademia con le "Stimmate di San Francesco", la "Natività" e la "Conversione di San Paolo". Alcune precisazioni furono poi fornite dallo Zeri, ma un notevole ampliamento del corpus è dovuto al Boskovits, che gli assegna tra l'altro la "Madonna col Bambino tra i Santi Pietro e Paolo" ed il "Martirio delle Sante Caterina ed Agata " nella predella dell'Accademia, già attribuita dal Procacci ad un seguace di Nardo di Cione e dubitativamente a Matteo Pacini dalla Marcucci e da Offner/ Maginnis. L'ipotesi di una identificazione del "Maestro della Misericordia" con Giovanni Gaddi, fratello maggiore di Agnolo, documentato come pittore tra il 1369 ed il 1386, suggerita dalla corrispondenza cronologica con il "corpus" del nostro maestro e dalla sua affinità stilistica con l'ambiente di Agnolo Gaddi, non ha ricevuto per ora ulteriori conferme (Boskovits, 1974)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900282087
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 8562
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sullo zoccolo - ADVOCATA UNIVERSITATIS - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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