Santi

polittico ca 1305 - ca 1310

Tre pannelli laterali di un polittico smembrato, aventi forma cuspidata

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura a foglia
  • ATTRIBUZIONI Pacino Di Buonaguida (notizie 1303-1339)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Scuola Fiorentina Del Sec. Xiv
    Giotto, Ambito
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio (ex)
  • INDIRIZZO Via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I tre pannelli facevano in origine parte di un unico polittico e giunsero all'Accademia, probabilmente già separati, con la soppressione napoleonica della Badia Fiorentina. Precedentemente, nel 1778, erano stati raccolti in questa chiesa tutti i beni provenienti dalla chiesa di S. Procolo, soppressa da Pietro Leopoldo, e questa chiesa deve essere considerata il luogo di provenienza originaria dei tre pannelli. Qui infatti un polittico raffigurante la Madonna tra Santi è descritto dal Borghini, nella cappella Valori, e, con più precisione dal Richa, che elenca i quattro santi raffigurati: San Giovanni Battista, San Nicola di Bari, San Giovanni Evangelista e San Procolo. Tre di essi sono appunto identificabili con quelli raffigurati nelle tavole superstiti. I due eruditi riferivano il polittico a Giotto e la restituzione a Pacino di Buonaguida si deve a Richard Offner che inserì i dipinti nella fase della prima maturità del maestro. Agli stessi anni appartiene la Madonna della collezione Griggs a New York, che dal Salmi è stata ritenuta la parte centrale del polittico: ipotesi rifiutata dallo stesso Offnerper motivi tecnici. Sarebbero state invece ricollegate al polittico alcune storiette di San Procolo (per le quali si veda Offner-Boskovits 1987): ipotesi comunque esclusa da Boskovits che nota come i polittici fiorentini con santi a mezza figura erano sprovvisti di predella. L'attribuzione a Pacino per i tre Santi dell'Accademia è stata accolta dalla critica con oscillazione per quanto riguarda la cronologia: Salmi li ritiene databili al 1315-1320, la Marcucci li colloca poco prima del 1332 data nella quale Ambrogio Lorenzetti eseguì il suo polittico per San Procolo. Boskovits è favorevole ad una datazione nel secondo decennio del Trecento. Tronconi notando un avvicinamento stilistico a Giotto, con il quale Pacino collabora nel primo decennio, un elemento arcaizzante nella tipologia del polittico ritiene possibile una datazione entro il 1310
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900282055-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 8698-8699
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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