portamonete - manifattura italiana (ultimo quarto sec. XIX)

portamonete, 1875 - 1899

Filato di seta azzurra, borchie di rifinitura e anelli di chiusura dorati. Lavoro a maglia. Il portamonete ha una forma tubolare con un'apertura laterale da chiudere con due anelli di metallo dorato. Le estremità sono rifinite da una piccola sfera creata da piccole borchie dorate da cui fuori escono tre occhielli creati da fili dove sono infilate perline e sferette dorate

  • OGGETTO portamonete
  • MATERIA E TECNICA METALLO
    filo di seta/ lavorazione a maglia
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esemplare documenta un tipo di accessorio che poteva essere eseguito da laboratori professionali, ma anche in ambito domestico. Fin dall'inizi del secolo si avvia infatti un fenomeno esteso e caratteristico della cultura ottocentesca, quello dei lavori femminili eseguiti in ambito domestico con l'ausilio di disegni ed indicazioni tecniche diffuse, soprattutto dalla seconda metà del secolo, dalle riviste di moda. Questi manufatti derivano dalle borsette della fine del Settecento,dette Reticules: una reticella o una borsetta di piccole dimensioni che poteva essere eseguita in raso, paillettes, maglie d'acciaio, piccole lamine verniciate, lavorate a crochet o ai ferri, talvolta, dopo il 1830,impreziosita con piccole perline metalliche. Nell'infinita varietà di forme e di misure la reticules rimane costante per tutto il secolo XIX e influenza anche i borsellini da uomo. Quest'ultimi ispirati alla 'miser purse' (la borsa dell'avaro) del tardo Settecento:'avevano una apertura stretta, disposta tra due parti lunghe e con due anelli che potevano essere di acciaio, ottone, madreperla, argento anche dorato, da spingere da una parte o dall'altra, quando c'erano dentro le monete '(M. Carmignani, L'accessorio indispensabile, in Borse e borsette tra classe e fantasia, Museo del Merletto del Tigullio, Quaderno n. 2,Rapallo,2000,pp.3-4). La descrizione dei portamonete maschili corrisponde a quella degli esemplari in collezione, anche se esemplari simili erano eseguiti anche come accessori femminili. M:L:Rizzini,Le collezioni tessili dei Musei Civici di Como.Merletti e ricami dal XVI al XIX secolo, Como, 1996, nn.59-60, pp.92-93). L'esemplare in collezione è simile all'altro proveniente dalla stessa donazione Inv Stoffe n.2873
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281697
  • NUMERO D'INVENTARIO Tessuti antichi 2872
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1875 - 1899

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE