motivi decorativi a grottesche

dipinto, 1540 - 1542

Volta romboidale, vele triangolari

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Lunghezza: 920
    Larghezza: 470
  • ATTRIBUZIONI Bigordi Ridolfo Detto Ridolfo Ghirlandaio (1483/ 1561)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Tosini Michele Detto Michele Di Ridolfo Del Ghirlandaio
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Vecchio
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Vecchio o della Signoria
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il legame fra Ridolfo del Ghirlandaio e la famiglia Medici, gia' testimoniato da un primo intervento in Palazzo Vecchio nel 1513-14 nella Cappella dei Priori, trova ulteriore conferma nella descrizione fornita dal Vasari per i lavori di rinnovamento dell'appartamento di Eleonora: " Dipinse Ridolfo nel palazzo del duca Cosimo, nella camera verde, una volta di grottesche; e nelle facciate alcuni paesi, che molto piacquero al duca". Le scene di paesaggio cui si deve il nome della stanza e che decoravano le pareti, sono pero' andate perdute. I duchi si trasferirono in Palazzo Vecchio con tutta la corte nel 1540, l'anno dopo le nozze per le quali lo stesso Bigordi aveva lavorato come apparatore di feste. La stanza verde, ritenuta tradizionalmente la camera da letto di Eleonora, non fa parte del nucleo trecentesco del palazzo,ma e' frutto, con l'analogo ambiente della "Cancelleria nuova", situato dall'altra parte della "Dogana", dei rinnovamenti architettonici voluti dal gonfaloniere Pier Soderini nel 1511 durante la repubblica. Le volte a crociera, impostate su peducci in pietra serena, analoghe a quelle della cancelleria, furono decorate a grottesche da Ridolfo del Ghirlandaio, mentre il Bronzino lavorava nella piccola cappella ricavata nel 1539-40 da Battista del Tasso che diaframmo' il lungo ambiente all'altezza della terza campata. Lensi Orlandi, nella monografia su Palazzo Vecchio, segue la notizia del Borghini ed attribuisce la decorazione della camera verde a Michele di Ridolfo. Sembra pero' che non ci debbano essere dubbi sull'assegnazione di questi affreschi alla mano di Ridolfo: il Vasari, amico dello stesso pittore, li descrive come opera del Bigordi ed il documento del Carteggio Mediceo del Principato conferma la notizia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281589-0
  • NUMERO D'INVENTARIO Palazzo Vecchio, Catalogo delle cose d'arte, n. 689
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1998
    1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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