adorazione dei Re Magi

dipinto murale, ca 1459 - ca 1460

n.p

  • OGGETTO dipinto murale
  • ATTRIBUZIONI Gozzoli Benozzo (1420-1422/ 1497)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cappella fu realizzata da Michelozzo contemporaneamente alla costruzione del palazzo fra il 1444 e il 1452; in origine era quadrata, con una trifora rettangolare, fiancheggiata da due piccole sagrestie, e l'accesso difronte all'altare. Michelozzo progettò il pavimento, i pilastri con capitelli dorati ed il soffitto a formelle policrome e fiori dorati. Ne l 1655 il palazzo fu acquistato dalla famiglia Riccardi che fece eseguire nuovi lavori. Nella cappella, per far posto al nuovo scalone monumentale eseguito dal Foggini, fu ridotta la parete sinistra, tagliato e spostato il relativo affresco e venne aperta una nuova porta d'ingresso. Nell' Ottocento fu infine aperta una finestra sulla parete di fondo, poi chiusa nel 1929. Il vano fu probabilmente concepito fin dall'in izio per essere affrescato. L'ideazione del tema si deve a Piero di Cosimo detto il Gottoso, che incaricò dell'esecuzione Benozzo Gozzoli, come testimoniano quattro lettere, tre del pittore e una di Roberto Martelli, scritte fra il luglio e il settembre del 1459, destinate a Piero (vedi Gaye e Grote). Gli affreschi furono eseguiti fra il 1459 e il 1460, il tema svolto è quello dell'Adorazione dei Magi. Nel lungo corteo sono riconoscibili alcuni personaggi della famiglia Medic i, principi e dotti del tempo.La decorazione è una chiara celebrazione dei Medici, e vuole rammentare diversi avvenimen ti che diedero particolare rilievo politico a Firenze. In primo luogo il concilio avvenuto nel 1439 che pose fine allo scisma d'Oriente, e portò a Firenze personaggi quali il papa, il patriarca di Costantinopoli, l'imperatore Giovanni Paleologo, oltre a cardinali, dignitari, teologi. La rievocazione di un tale evento aveva per Cosimo un valore politico propagandistico, ed era inoltre un'esaltazione della famiglia, come attestano i numerosi ritratti presenti. Altro evento rammentato, come ha messo in evidenza il Mengin, è l'ospitalità concessa dai Medici nel 1459 a papa Pio II mentre si recava a Mantova per bandire la crociata contro i turchi. Il corteo dei Magi, guidato da Lorenzo il Magnifico indica l'aiuto che la casata si impegnava ad apprestare alla nuova impresa papale. Nell'affresco è presente anche Sigismondo Malatesta, capo delle milizie pontificie dal 1435. Il corteo dei Magi è inoltre secondo lo Chastel, un riconoscimento dell'importanz a assunta in quel tempo dalla confraternita dei Magi che aveva sede in San Marco e godeva della protezione della famigli a Medici. Nell'affresco sono riconoscibili i ritratti di dot ti e letterati che esaltano il ruolo di mecenati avuto dai Medici. L'affresco, firmato sull'autoritratto del pittore, è riordato dal Vasari e dalle fonti antiche, ed è considerato il capolavoro di Benozzo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281495-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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