San Zanobi resuscita un uomo travolto da un carro di buoi
rilievo,
post 1432 - ante 1442
Ghiberti Lorenzo (1378/ 1455)
1378/ 1455
Soggetti sacri. Personaggi: San Zanobi. Figure maschili: fanciulli; servitori. Figure femminili: donne dolenti. Abbigliamento: all'antica; contemporaneo. Paesaggi: rocce. Oggetti: carro; pungolo; giogo. Animali: buoi. Vegetali: erbe; albero
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ fusione/ cesellatura/ patinatura
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MISURE
Altezza: 61
Larghezza: 60
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ATTRIBUZIONI
Ghiberti Lorenzo (1378/ 1455)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Già nel 1428 l'Arte della Lana aveva riunito una commissione di giureconsulti, teologi ed artisti (fra i quali il Brunelleschi ed il Ghiberti) che decise la rimozione delle spoglie di San Zanobi dalla navata ed il loro trasferimento nella cappella centrale della tribuna maggiore (entrambe dedicate al Santo), riunite in una cassa di bronzo o di marmo, con la figura del Santo che avrebbe dovuto troneggiare sulla sommità del coperchio. Il concorso per il disegno di questa nuova cassa venne bandito quattro anni dopo, il 22 febbraio 1432. Tuttavia, si sarebbe trattato di una mera formalità, giacché l'8 marzo veniva stipulato già un primo contratto col Ghiberti, cui ne seguiva un altro, più dettagliato, dieci giorni dopo; al Brunelleschi, invece, veniva affidato l'altare marmoreo (v. Poggi, doc.903, 905, 907-908). Troveremo acconti al Ghiberti dall'aprile 1422 al giugno 1434: nell'ottobre di quest'anno, poi, sarà acquistato altro bronzo, da dare a Lorenzo di Bartoluccio per la fusione di due storie, che si pensa siano state quelle sui lati minori (v. Krautheimer, doc. 170, 180, 183-184). I pagamenti al Ghiberti arrivano fino al tardo 1435, ma a questo tempo sembrano fermarsi. Il 14 febbraio 1437 si acquisterà altro bronzo da Venezia; il lavoro, tuttavia, si arresta e l'Opera decide di annullare il contratto all'artista, che in questi anni, lo ricorderemo, era impegnato dai rilievi e dalla cornice della Porta del Paradiso (v. Poggi, doc.922, 924-925). Il 18 aprile 1439, la cassa fu affidata di nuovo al Ghiberti, il quale si impegnava a completarla nel tempo di dieci mesi, ovvero entro il gennaio successivo (v. Poggi, doc.931). A partire dal luglio 1439, troveremo ancora pagamenti per l'opera, ad intervalli regolari. Nel '42, si decideva che la cassa venisse patinata: nell'agosto di quell'anno, poi, il Ghiberti ne riceveva il pagamento finale. Sarà da ricordare, inoltre, che l'iscrizione incisa sulla cassa era stata composta da Leonardo Bruni. Fra gli studiosi, indicheremo particolarmente il contributo di R. Krautheimer (1978-79), il quale, fra l'altro, avrebbe accostato l'arca di San Zanobi, per l'ideazione, a quella per S. Maria degli Angeli, eseguita dal Ghiberti fra il 1426 ed il 1428. Soprattutto, però, lo studioso avrebbe rilevato i rapporti stilistici dell'opera con la seconda porta del Battistero, pressoché coeva, e poi significative derivazioni, anche nella cassa, dall'arte antica, ed affinità, infine, con il linguaggio architettonico del Brunelleschi e dell'Alberti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281454-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0