storie della vita di Sant'Antonino Pierozzi, profeti, patriarchi, sibille, Virtù teologali

dipinto, 1582 - 1588

ciclo pittorico comprendente cupola suddivisa a spicchi, pennacchi, sottarchi, lunette delle finestre

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco/ doratura
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Poccetti, Bernardino
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questi affreschi ornano la cappella di Sant'Antonino che fu costruita tra l'8 gennaio 1579, la data della concessione della superficie nella chiesa ai committenti, e il 9 maggio 1589 quando fu inaugurata con la solenne traslazione del corpo del Santo. La data della posa della prima pietra della cappella superiore, 1582, fornisce un utile termine post quem per i lavori a fresco probabilmente già avviati nel 1584, quando il Borghini accenna a pitture dell'Allori "... che vanno nella volta... " della cappella. Il 25 aprile 1583 il pittore aveva ricevuto tre scudi da Averardo e Antonio Salviati "... per la valuta di danari venti di azzurro oltramarino... , a buon conto di lavori da farsi", ma non è chiaro se l'azzurrite servisse per la tavola dell'altare o per gli affreschi. Questi furono completati entro il 1588, la data che compare insieme alla firma dell'Allori a lato della 'Sibilla' sulla parete destra. Nonostante la presenza della firma sia in questo luogo, sia sull'affresco con la 'Terziaria domenicana che sogna l'assunzione di Sant'Antonino', nel 1677 il Cinelli attribuì il ciclo a Bernardino Poccetti, evidentemente confondendosi con i dipinti dell'attigua cappella del Santissimo Sacramento. L'errore del Cinelli viene ribadito dal Baumgart e induce sia Follini e Rastrelli, sia il Venturi ad attribuire i dipinti in parte all'Allori e in parte al Poccetti (nel Venturi si legge il nome Riccetti, ma non essendo riuscita a trovare notizie di un pittore con un simile cognome o soprannome, chi scrive ha concluso che in realtà questo studioso riferisse al Poccetti e che il fantomatico Riccetti fosse il frutto di un'errore di stampa). Negli spicchi della cupola sono raffigurati episodi miracolosi riguardanti Sant'Antonino e riguardanti la sua morte, alternati alle Virtù del santo. Nei pennacchi sono le Virtù Teologali, nei sottarchi episodi della vita del santo, nelle lunette figure di profeti e sibille. Secondo un'ipotesi avanzata da Francesca De Luca (1996) alla stesura del programma iconografico della cappella, estremamente omogeneo e complesso collaborò lo stesso Buoninsegni autore della descrizione della traslazione del corpo di Sant'Antonino nella cappella, e probabilmente anche l'arcivescovo di Firenze Alessandro Marzi Medici, figura estremamente interessante come rappresentante della chiesa controriformata fiorentina. Per quanto riguarda le date e la responsabilità dell'Allori ulteriori precisazioni vengono dalla recente e organica pubblicazione (1996) del quaderno di pagamenti della cappella conservato presso l'Archivio Salviati, dal quale emerge la responsabilità dell'Allori nella organizzazione ed esecuzione della decorazione pittorica: si registra però anche la presenza di una bottega numerosa che collabora all'imponente programma decorativo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281212-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2010
  • ISCRIZIONI nella lunetta di fondo, basamento della Sibilla - A(NNO) D(OMINI) MDL / XXXVIII / A DIO GLORIA / LA PITTURA / IN FRESCO / DI QUESTA NOBILI / SSIMA CAPPE / LLA DIPINGEVA ALESSANDRO BRO / NZINO ALLORI - capitale - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1582 - 1588

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'