motivi decorativi
decorazione pittorica
ca 1328 - ca 1328
Daddi Bernardo (1290 Ca./ 1348 Ca)
1290 ca./ 1348 ca
Decorazioni: incorniciatura a motivi geometrici; specchiature quadrangolari con polilobi inscritti
- OGGETTO decorazione pittorica
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
oro/ punzonatura
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MISURE
Altezza: 385
Larghezza: 510
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ATTRIBUZIONI
Daddi Bernardo (1290 Ca./ 1348 Ca)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Agnolo Gaddi
Giotto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Croce
- INDIRIZZO Piazza di Santa Croce, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo di affreschi viene considerato dalla critica come la piu' antica fra le opere conosciute di Bernardo Daddi. L'attribuzione a questo importante pittore fiorentino della prima meta' del Trecento fu avanzata per la prima volta dal Vasari, il quale nella prima edizione delle "Vite" (1550) lo chiama erroneamente Bernardo Gaddi, svista prontamente corretta nella successiva edizione del 1568. La cronologia dei dipinti della cappella Pulci Berardi oscilla intorno al 1328, anno in cui Bernardo esegui' il trittico della Galleria degli Uffizi (firmato e datato) (inv. 1890 n. 3073), che appare stilisticamente vicino agli affreschi di S. Croce. Il Toesca, seguito dal Conti,reputa i dipinti della cappella Pulci Berardi precedenti al 1328, in quanto dotati di un modellato meno raffinato ed addolcito, mostrando caratteri piu' arcaici rispetto al trittico degli Uffizi. Il Longhi, invece, datava nel corso del quarto decennio del Trecento l'intervento di Bernardo in S. Croce, in quanto riteneva che alcune soluzioni prospettiche, come le figure che si affacciano al balcone nella scena del "Martirio di San Lorenzo", richiamassero analoghi esempi visibili nelle "Storie della Madonna", affrescate da Taddeo Gaddi nella cappella Baroncelli (sempre in S. Croce), datate dallo studioso tra il 1330 ed il 1340. Il Conti osserva, nel tentativo di confutare le proposte del Longhi, che simili artifici prospettici si trovano anche nella tavola di Taddeo Gaddi col "San Giovanni in carcere" di Dresda. Il Gardner sottolinea che la decorazione a polilobi delle due lunette della cappella Pulci Berardi e' molto simile a quella della cappella dei Velluti in S. Croce (decorata da un pittore dei primissimi anni del XIV secolo); questa circostanza, unita al fatto che l'intonaco delle due scene figurate si sovrappone a quello delle decorazioni dei polilobi, faceva anticipare sensibilmente nel tempo l'esecuzione delle due lunette rispetto alle parti sottostanti. Tale ipotesi e' stata decisamente rigettata dal Conti, il quale ritiene stilisticamente consoni i polilobi delle lunette della cappella Pulci Berardi con l'arte di Bernardo daddi. L'Offner, da parte sua, si pronuncia per un massiccio intervento degli aiuti nell'esecuzione del cicloi di affreschi. Nel 1420 ca. il patronato della cappella passo' alla famiglia Bardi della Liberta'
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900281067-6
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1999
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0