tempesta sul mare
dipinto
ca 1600 - ca 1699
Ricci Marco (1676/ 1729)
1676/ 1729
Dipinto
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 65
Larghezza: 45
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ATTRIBUZIONI
Ricci Marco (1676/ 1729)
- LOCALIZZAZIONE Palazzo della Prefettura
- INDIRIZZO Piazza Dante, 1, Arezzo (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, seganalato negli Inventari degli Uffizi 1881 e 1890 come opera di scuola romana del secolo XVII, è stato identificato da Marco Chiarini con un quadro di Marco Ricci appartenente alla collezione del Principe Ferdinando dei Medici, nel cui inventario del 1713 è citato insieme al suo pendant che è andato perduto. I due dipinti sono così descritti: "Due quadri in tela alti br. 5/6 incirca, larghi br. 1s.2 per ciascuno, dipintovi di mano di Marco Ricci in uno tempesta con nave che abbrucia, con casamento sopra di una montagna, e sul lido si vede una figura in piedi vestita alla moresca, con salonicco bianco su le spalle, e nell'altro fabbriche all'antica, rovinate in parte con un pellegrino a sedere et uno a cavallo con cane avanti". Il dipinto in esame, che è di proprietà delle Gallerie Fiorentine, è stato nel magazzino di San Salvi fino al 1952, anno in cui fu dato in depèosito alla Prefettura di Arezzo (11/11/1952). In studi recenti la Scarpa Sonino ha affermato che la tela è una delle poche "Tempeste" sicure di Marco Ricci, il quale, secondo la studiosa non prediligeva questo tipo di soggetto, poichè non gli permetteva di ottenere "quell'ampiezza di scala cromatica che egli andava cercando nei suoi dipinti". Molte delle "Burrasche" attribuite al Ricci, quali quelle di Bassano (Museo Civico), di Padova (Museo Civico), di Bologna (Pinacoteca Nazionale) e di Leeds (City Art Gallery and Temple Newson House), sono state espunte dal corpus delle opere dell'artista dalla critica recente. L'opera conservata ad Arezzo è da mettere in relazione con due quadri analoghi del Ricci, dei quali uno si trova in una collezione privata londinese e proviene dalla collezione R.B. Chaney, l'altro fa parte della collezione Martinengo di Venezia. La tela aretina è da considerare un'opera databile intorno al 1706, ovvero al periodo immediatamente precedente alla partenza del Ricci per l'Inghilterra, avvenuta nel 1708, e immediatamente successivo al suo soggiorno a Firenze, dove l'artista lavorò a fianco dello zio Sebastiano tra la fine del 1704 e l'inizio del 1705. Nella città toscana il Ricci venne a contatto con l'Onofri e con alcuni paesaggisti olandesi, tra cui Brill, De Heusch e Livio Mehus
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900260436
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sul retro - 378; 641; 349; 1372; 1847 - lettere capitali - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0