vaso da farmacia, opera isolata - bottega Italia centro-settentrionale (inizio sec. XIX)

vaso da farmacia,

Il corpo vasale è globulare, affusolato nella parte inferiore che si racco rda alla base svasata terminante con il fondino piatto; il breve collo si estroflette leggermente e termina con un orlo arrotondato. La superficie interna ed esterna - ad esclusione del fondello - sono smaltate di bianco. Il decoro è marrone ed è costituito da una fascia dipinta alla base del c ollo da cui partono dei festoni, formati da un sottilissimo tralcio con fo gliette ovaleggianti, che si dispongono sulla spalla. Il coperchio non sem bra pertinente, ha un profilo lievemente convesso, bordo piano e presa cen trale troncoconica che si imposta su un corto e tozzo stelo; l'innesto è c ilindrico. Le superfici sono rivestite di smalto bianco

  • OGGETTO vaso da farmacia
  • MATERIA E TECNICA Maiolica
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centro-settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Chiusi della Verna (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il piccolo contenitore si può presumibilmente identificarsi con uno descri tto nell'inventario del Santuario, poiché viene citato un vasetto alto cm. 9 (nell'inventario le misure sono arrotondata per difetto) a corpo "svasa to" e "decorato con un leggero fregio in color marrone" (A. Lensi, La Vern a. Stato di consistenza delle fabbriche e dei terreni. Descrizione delle c ose d'arte e delle memorie storiche, Firenze 1934, p. 143). La forma vasal e è generalmente definita con il termine di pilloliera, cioè un contenitor e atto a conservare sostanze medicinali in pillole o tronchisci, ma anche altre preparazioni. La morfologia del pilloliere, a corpo globulare in are a ligure, come evidenziano alcuni vasetti pubblicati da Pesce con lo speci fico termine di pilloliere (G. Pesce, Maioliche liguri da farmacia, Milano 1960, n. 22 e tav. n.n.). In particolare è interessante un esemplare, più tardo, di fabbrica albisolese, che presenta una struttura molto simile a quello della verna (G. pesce, cit., n. 23). Ulteriori confronti sono possi bili facendo ancora riferimento alla produzione popolare liure del primo O ttocento; si nota ad esempio un'assoluta identità formale tra il pillolier e del convento e il vaso, chiamato in Liguria anche "bombillo", caratteriz zato anch'esso da una decorazione tracciata molto velocemente in bruno sul fondo bianco (V. Fagone, S. Riolfo Marengo, A. Cameirana, Nero e giallo: ceramica popolare ligure del Settecento, Milano 1989, p. 65). L'estrema se mplicità della forma e del decoro, nonché la smaltatura non omogenea, indi cano che anche per il vasetto del convento si può usare l'accezione di mai olica popolare, tuttavia la mancanza assoluta di elementi caratterizzanti rende difficile l'inserimento in una specifica area di produzione, pur pre sumendo che si tratti di una produzione corrente dell'Italia-centro-setten trionale. Per ciò che concerne la datazione, un'indicazione è già fornita dall'inventario dove i vaso è datato al XVIII secolo, tuttavia si propende rebbe per una datazione più tarda, all'inizio del XIX secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259248
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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