San Michele Arcangelo. San Michele Arcangelo

dipinto, post 1320 - ante 1325

Tavola con cornice

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Buonamico Di Martino Detto Buffalmacco (attribuito): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Museo nazionale d'arte medievale e moderna
  • INDIRIZZO via San Lorentino 8, Arezzo (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Attribuita per molto tempo a Giovanni d'Agnolo di Balduccio (Maetzke, 1987, ipotizza alcune somiglianze stilistiche con gli affreschi a lui attribuiti), a Parri di Spinello da Del Vita (1921), quindi ad una scuola fiorentina del secondo quarto del Trecento con richiami a Bernardo Daddi da Ugo Procacci e ad un ignoto pittore di matrice senese da Mario Salmi (1921), oggi la tavola viene indicata come opera di Buonamico di Martino detto Buffalmacco (nel 1998 è Miklòs Boskovits ad attribuire l'opera all'artista, anche se lo aveva già ipotizzato in precedenza). L'opera era stata forse commissionata per la distrutta chiesa di Sant'Angelo in Archaltis, dove la Fraternita dei Laici avrebbe avuto una cappella, quindi trasferita nella sede principale dell'istituzione dopo la distruzione dell'edificio (si ipotizza che fosse collocata vicino all'omonima porta, nell'area oggi occupata dalla fortezza). Il restauro condotto nel 1918 da Domenico Fiscali (di cui rimane ampio carteggio nell'archivio della Soprintendenza di Arezzo fra il restauratore e il soprintendente fiorentino Giovanni Poggi), venne eseguito per porre rimedio ai danni subiti dall'opera in seguito ad un incendio, a cui il dipinto era miracolosamente scampato ma di cui conservava tracce nel retro (forse si tratta proprio dell'incendio della biblioteca della Fraternita avvenuto nel 1759 nel palazzo di piazza Grande). Nel restauro dell'opera Fiscali si trovò costretto, visti i danni, ad effettuare il trasporto del dipinto su un nuovo supporto; il suo intervento sulla superficie pittorica, molto coprente ed alterato, fu poi rimosso da Carlo Guido nei primi anni Ottanta. Per quanto riguarda la datazione, si pensa agli anni 1320-25, periodo in cui Buffalmacco si trova ad Arezzo, impegnato nelle opere per la Cattedrale, chiamato dal vescovo Tarlati; sono gli anni in cui probabilmente incontra anche Andrea di Nerio. L'impatto che questa opera deve aver avuto nel panorama aretino di quegli anni è verificabile in una testimonianza importante, ovvero la versione in scultura dell'arcangelo, eseguita proprio per la porta di Sant'Angelo in Archaltis dall'artista identificato col lo pseudonimo di "Maestro del San Michele" appunto. E' chiaro come la statua derivi dal modello pittorico, a parte le diverse proporzioni, sia nella posa che nell'abbigliamento e nei panneggi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259212
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna - Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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