San Lorenzo distribuisce i beni alla chiesa. elemosina di San Lorenzo

dipinto, ca 1490 - ca 1493

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Jacopo Del Sellaio (1442/ 1493)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Bruni-Ciocchi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'attribuzione del Procacci a Jacopo del Sellaio è stata recentemente confermata dalla Pons che, come lo studioso, riconosce nella tavoletta Salmi uno degli scomparti della predella della "Crocifissione e Santi" che l'artista fiorentino dipinse per la cappella di San Lorenzo in San Frediano (oggi nella parete laterale sinistra dell'omonima chiesa di Cestello) tra il 1490 e il 1493. il dipinto che quindi è da considerare un'opera tarda se non addirittura l'ultima del Sellaio, che muore nel 1493, è attualmente privo della sua cornice e del gradino. È logico tuttavia pensare che nella predella della pala fossero dipinte le "Storie di San Lorenzo" di cui uno scomparto è appunto da riconoscersi nella tavoletta della collezione Salmi, che secondo la Pons, contrariamente al Procacci, il quale l'attribuiva unicamente al Sellaio, rivela in parte anche l'intervento della bottega. Un altro scomparto della stessa predella è da individuare nella piccola tavola di ubicazione ignota che raffigura "San Lorenzo che presenta i poveri, gli zoppi e i ciechi all'Imperatore Decio" e nella quale è riconoscibile lo stesso modo minuto di dipingere che rimanda ai forzieri di Jacopo del Sellaio. Inoltre sono paragonabili le vesti del Santo, che in entrambi gli scomparti tira su l'abito da un lato, nonché lo sfondo nel quale è raffigurato un fiume. Le misure ridotte del pannello aretino, come afferma la Pons, presuppongono la presenza di una terza tavoletta riconoscibile peraltro in quella con la "Discesa negli Inferi di san Lorenzo"" già nella collezione Artaud de Montor, e nota alla studiosa suddetta attraverso l'incisione del catalogo ottocentesco, nel quale è attribuita a Claudio del Sellaio (cfr. F. Artaud de Montor, Peintres Primitifs, Parigi, 1843, pag. 45). La tipologia delle vesti del Santo, le colonnine laterali e lo sfondo sono corrispondenti al pannello Salmi. La "Crocifissione" di San Frediano si colloca nell'attività del Sellaio in un momento in cui si avverte l'influenza del Ghirlandaio dovuta alla collaborazione con Bartolomeo di Giovanni, sebbene forte rimanga l'insegnamento del Botticelli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900259154
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna - Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Jacopo Del Sellaio (1442/ 1493)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1490 - ca 1493

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'