adorazione dei Re Magi

dipinto, ca 1535 - ca 1545

n.r

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 134 cm
    Larghezza: 105 cm
  • ATTRIBUZIONI De Mio Giovanni (1510-1512 Ca./ 1570 Ca)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Casa Martelli
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Martelli
  • INDIRIZZO Via Zannetti, 8, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, acquistato il 4 settembre 1801 dal Balì Marco Martelli (A. Civai, Dipinti e sculture in Casa Martelli, Storia di una collezione patrizia fiorentina dal Quattrocento all'Ottocento, Firenze 1990, p. 109, nota 241), era stato attribuito da M. Gregori nell'inventario del 1986 ad un romanista nordico, certamente a causa delle atmosfere decisamente ponentine del paesaggio, combinato con un marcato gusto archeologizzante nella descrizione delle rovine che rimanda agli studi grafici dei resti delle antichità condotti a Roma dagli artisti d'oltralpe come Martin van Heemskerck (1498-1574o anche Lambert Sustris (1515/20-1555 ca.),(. Recentemente però M. Gregori (in corso di stampa) ha ripensato l'argomento, giungendo all'attribuzione al pittore veneto d'entroterra Giovanni De Mio (Schio 1510/12-1572), pienamente giustificata se si considerano opere del tutto avvicinabili come il dipinto nella Galleria Palatina (inv. no.; xxx in M. Chiarini, S. Padovani (a cura di), 2003, II, p. xx no. xx, ill.). Il volto della Madonna ed i panneggi dall'andamento aggrovigliato e trattati luministicamente, oltre a numerosi spunti tizianeschi e tintoretteschi, oltre che un certo gusto caricato alla Romanino si inquadrano perfettamente nello stile del pittore di Schio. Il gusto del paesaggio rimane comunque marcatamente nordico; ma del resto è accertato che nella cerchia del De Mio lavoravano artisti del Nord, come l'autore dei paesaggi nelle lunette laterali a fresco della Cappella di San Domenico in Santa Maria delle Grazie (Milano) con un Noli me Tangere e Cristo sulla Via di Emmaus commissionati da Domenico Sauli dopo il 1541 (si veda G. Jansen, B. W. Meijer, P. Squellati Brizio, Repertory of the Dutch and Flemish Paintings in Italian Public Collections. Lombardy, Firenze 2000-01, II (2001), p.125 n. 623, ills. (G. Demio per le figure, collaboratore neerlandese per il paesaggio). Rispetto agli affreschi della cappella Sauli, la tavola Martelli ha alcuni importanti contatti nel gusto della rovina classica, ma il paesaggio pare, più che fiammingo, tedesco alla Dürer o Altdorfer, così come le figure, decisamente rivolte al manierismo cremonese nella Cappella Sauli, paiono qui invece più venete. In questa luce, è possibile che l'Adorazione dei Magi Martelli appartenga ad una fase precoce del percorso stilistico del pittore. Sul dipinto si veda Huys Jansen P./ Squellati Brizio P., Repertory of the Dutch and Flemish Paintings in Italian Public Collections. Tuscany in corso di stampa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900230372
  • NUMERO D'INVENTARIO Martelli 57
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Casa Martelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI su cartellino incollato a tergo - L'Adorazione de' Magi / dipinta da Gio: Rotenamer / Tedesco: nato in Monaco / nel 1664: / acquistato dal Senat(ore) Balj / Martelli nel 4: 7bre 1801 - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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