Santa Caterina da Siena

dipinto, 1641 - 1641

Cornice lignea a listello intagliata e dorata, originale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Mei Bernardino (1612/ 1676)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Manetti Rutilio
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pala è esposta momentaneamente in una sala chiamata dai padri "refettorio", pur non trattandosi della stanza dove i suddetti hanno la mensa, in attesa di essere nuovamente esposta nei locali della rinnovata Pinacoteca. Sebbene la tela sia firmata e datata, consuetudine assai frequente per il pittore senese, non è stata presa in considerazione dalla critica, anche recente che si è occupata del Mei, per quanto la sua esistenza presso la Certosa fiorentina fosse già stata resa nota (G. Leoncini, in C. Chiarelli - G. Leoncini, 1982, p. 240). Facendo parte della produzione che potremo ancora definre "giovanile" del maestro senese, l'opera si rivela invece di gran lunga interessante quale ulteriore tassello nella ricostruzione del suo iter. E' in particolare illuminante poichè, pur rivelando palesemente le componenti principali della formazione culturale del Mei e allo stesso tempo mostrando barlumi degli orientamenti successivi dello stile del pittore, essendo datata "1641" precisa e concretizza quanto era stato detto dal Bisogni circa il momento di passaggio del Mei tra il primo ed il secondo periodo, senza però riferimenti ad opere datate (F. Bisogni, in "Bernardino Mei e la Pittura Barocca a Siena", a cura di F. Bisogni e M. Ciampolini, catalogo della mostra, Firenze, 1987, pp. 153-155). Circa la cultura artistica del Mei è ben evidente nella "Santa Caterina" l'eco del naturalismo del Manetti - considerabile il suo maestro - riscontrabile in genere nel ritratto, ma soprattutto nella verosimiglianza di luce ed ombra. La partizione di queste è talmente realistica da farci presupporre l'ubicazione della fonte di luce e da farci immaginare la sorgente da cui questa s'irradia: un lume posto sul tavolo dove la santa sta scrivendo. All'educazione manettiana rimanda anche la verità delle carni - si vedano le mani della santa - . D'altra parte il ritratto evidenzia anche l'osservazione e l'assimilazione da parte del Mei dei modi pittorici di Raffaello Vanni - artista senese responsabile della diffusione nella città natia delle nuove tendenze barocche - esperienza di studio particolarmente accentuata nel secondo quinquennio del quarto decennio del Seicento. Lo vediamo nella forte carica patetica del volto e della posa della santa, ma soprattutto nella pastosità della materia pittorica, intrisa di luce, fluida e che, sempre più ricca e fusa, diverrà peculiarità dello stile del Mei. Nel ritratto tuttavia la forte carica naturalistica e l'interesse spiccato per la luce mettono in evidenza quella che è stata definita dal Bisogni "una decisa ripresa del naturalismo manettiano" che lo studioso, in questa particolare fase dello stile del Mei, ha messo in rapporto con la morte del Manetti, avvenuta nel 1639, e con la conseguente volontà di Bernardino di "assicurarsi l'eredità di committenza di Rutilio..." (op. cit., pp. 148, 153-155). Forse proprio a tale eredità si deve la commissione certosina, poichè ci è noto che il Manetti era stato attivo presso i monaci fiorentini in più riprese tra il 1613 e il 1625. La nuova fase "manettiana" spiega anche la paternità del dipinto attestata a Rutilio Manetti da inventari e guide della Certosa sia nell'Ottocento che nel Novecento (C. Pini, 1862, cc. 23 s.e d.; G. Bacchi, 1930, p. 126; L. Lucaccini, 1935, p. 150). Tale propensione del Mei per il naturalismo sarà, nella seconda metà degli anni quaranta, ulteriormente rafforzata dalla conoscenza e dall'assunzione dei modi di Mattia Preti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228726
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI sul libro su cui la santa scrive - AD MDCXLI/ BERNARD/ MEI/ FE(CIT) - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Mei Bernardino (1612/ 1676)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1641 - 1641

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'