ritratto di papa Urbano VIII Barberini

dipinto, post 1623 - 1699

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dipinto fa parte di una serie di tredici ritratti di papi, probabilmente incompleta, che ornava le pareti della foresteria. Qui vengono, infatti, menzionati dal Bacchi nel 1930. I dipinti raffiguranti i pontefici sono citati nell'inventario di Carlo Pini del 1862, nel quale sono definiti "tele assai mediocri". Alcuni di questi sono considerati dal Leoncini opera di Giovanni Paolo Roffi o Rossi. Secondo lo studioso egli avrebbe eseguito questa serie di tele intorno al 1667, quando realizzò anche le venticinque effigi dei maggiori benefattori del monastero del Galluzzo. Nelle fonti archivistiche, segnalate dal Leoncini, che ci documentano l'attività di questo pittore alla Certosa, non si trova, però, menzione di questi ritratti, ad eccezione di un pagamento nel 1668 per un dipinto perduto raffigurante Clemente IX. A meno che lo studioso non disponga di prove documentarie a noi ignote, è probabile che il Roffi abbia eseguito solo questa tela, come aggiornamento della serie, dato che questo pontefice fu eletto proprio nel 1667. I ritratti superstiti sono, infatti, stilisticamente diversi dalle sue opere conosciute e cioè le quattro tele dei benefattori, conservate in biblioteca. Rispetto a queste, i ritratti dei papi, benchè in pessime condizioni di conservazione, si rivelano di una qualità assai più scadente. Sono dipinti, infatti con una certa sommarietà che rasenta a volte la caricatura. Vi sono, inoltre, notevoli durezze, che nei ritratti dei benfattori ritroviamo in misura minore. Si può ipotizzare che spettino ad un unico pittore i sette ritratti dei papi più antichi, fra cui questo. Essi presentano, infatti, un medesimo modo minuto e preciso di delineare la barba ed una stessa maniera di stendere la pennellata per rendere il bordo della pelliccia, messa come fodera sia dello zucchetto che della mozzetta. Gli altri cinque sembrano, invece, appartenere a mani diverse, a cui via via furono probabilmente commissionati i ritratti dei pontefici in carica. Maffeo Barberini, raffigurato in questo ritratto, nacque a Firenze nel 1568 e divenne papa col nome di Urbano VIII nel 1623. Morì nel 1644
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228692
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2009
  • ISCRIZIONI in alto - URBANUS VIII P(ONTEFICE). M(ASSIMO) - lettere capitali -
  • STEMMI al centro a sinistra - PONTIFICIO - Stemma - Urbano XVIII Barberini - vedi foto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1623 - 1699

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE