Madonna dell'Umiltà tra santi
dipinto,
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; Santa Maria Maddalena; Santa Barbara; Santa Margherita da Cortona; San Giovanni Battista; San Bernardino; Sant'Antonio da Padova
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Toscano
- LOCALIZZAZIONE Palazzo di S. Gregorio
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco corrisponde probabilmente a quello citato nell'inventario manoscritto degli Oggetti d'Arte provenienti dalla Pia Casa di Lavoro Conversini (Firenze, Ufficio Catalogo della Sovrintendenza), dove si legge: 'Nell'oratorio della villa Castruccio/ n° 10/ Maria Vergine della villa col Bambino/ affresco creduto del 1300'. Difficile capire esattamente la provenienza del dipinto, non essendo rimasta memoria della bibliografia locale della suddetta villa Castruccio. Sembra molto probabile tuttavia che il compilatore dell'inventario si riferisca allo stesso palazzo di San Gregorio, che secondo un'antica tradizione, accreditata anche dal Tolomei (1821, p. 122), sarebbe stato eretto sulle rovine di ua fortezza, detta 'Belvedere', edificata da Castruccio Antelminelli. La vergine è raffigurata secondo l'iconografia della Madonna dell'Umiltà, molto diffusa a Pistoia sul modello dell'affresco miracoloso della chiesa omonima. Qui la vergine è circondata da santi e sante, tra i quali si riconoscono: a sinistra Santa Maria Maddalena, Santa Barbara, San Giovanni Battista, mentre è di difficile identificazione e il santo con il libro, ed è del tutto illeggibile la figura, aggiunta posteriormente, del santo tra questo e San Giovanni Battista. A destra si distinguono: Santa Margherita da Cortona, San Bernardino e Sant' Antonio da Padova. Il dipinto è probabilmente opera di un'artista locale di ambito orcagnesco della seconda metà del secolo XIV, mentre le figure dei due donatori sono certamente posteriori al nucleo centrale dell'affresco, al quale si sovrappongono. L'uomo inginocchiato sembra presentare o forse offrire la fanciulla alla Vergine Maria. Non è possibile datare con precisione le figurine, guaste e poco leggibili, ma in base alla tipologia delle vesti si può supporre che risalgano agli inizi del secolo XVII, data alla quale si devono quindi far risalire anche le numerose ridipinture ed aggiunte fatte su tutta la superficie inferiore dell'affresco
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228499
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0