Madonna con Bambino in trono tra San Raffaele e Gabriele Arcangelo

dipinto,

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Raffaele Arcangelo; San Gabriele Arcangelo. Oggetti: trono. Fiori: gigli. Decorazioni: festoni di frutta; candelabre; fiori stilizzati

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di Marradi (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Tavarnelle Val di Pesa (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tavola centinata di estrema piacevolezza dove si riscontrano stilisticamente caratteri eclettici di scuola fiorentina. Infatti l'opera fu presentata alle varie mostre, quella di Firenze del 1933, di Barberino Val d'Elsa del 1959 e di Certaldo del 1963, con l'etichetta generica di scuola fiorentina. Il Dal Poggetto nella scheda della Mostra di Certaldo, cogliendo in essa una certa intelligenza che combinava culture assai elette, da Domenico Veneziano a Filippo Lippi, la datava al decennio 1450-1460. Federico Zeri nella recensione alla stessa mostra accostava questa opera al gruppo di dipinti assegnati ad una personalità, della quale non si conosce ancora la identità biografica, battezzata convenzionalmente con il nome di Maestro di Marradi al quale sono state attribuite di recente diverse altre opere, Fahy, 1976. Questo artista, di tradizione ghirlandaiesca, è stato così battezzato per il fatto che il nucleo più consistente delle sue opere si trova nella località di Marradi, nella cosidetta Romagna Toscana. Si tratta indubbiamente di un artista tradizionale, come è evidente anche in altre sue opere per l'uso abbondante di punzonature e dorature, che pur riprendendo le tecniche delle buone botteghe artigianali fiorentine, è a conoscenza delle novità che si agitavano nella pittura fiorentina del Quattrocento. L'eccletismo che caratterizza le sue opere mostra una conoscenza affatto superficiale di personalità, oltre quelle già citate, quali Filippo Lippi e Botticelli. La gran quantità di dipinti che egli produsse per le chiese di campagna lo indicano inoltre come un divulgatore per nulla disprezzabile delle novità fiorentine del contado. La sua attività che è tra l'altro documentata fino ai primi decenni del secolo XVI, la sua ultima opera finora conosciuta è la pala di Santa Cristina a Montefiridolfi nel comune di San Casciano Val di Pesa, datata 1513, lo mostra abbastanza fedele a se stesso anche nella sua produzione più tarda. L'opera di Cortine è da collocare cronologicamente nella seconda metà del secolo, spostando di qualche anno la datazione proposta dal Dal Poggetto, tra il 1470 e il 1480, risentendo il nostro artista in essa ancora dell'influsso di personalità che dominarono la pittura fiorentina di quegli anni, come il Ghirlandaio e Domenico Veneziano (notizie come da catalogo)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900228230
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nell'aureola della Madonna - . AVE . MARIA . GRAZIA - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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