cuffia - manifattura italiana (ultimo quarto sec. XIX)

cuffia, 1875 - 1899

Tulle meccanicio a larghe maglie esagonali con i sei lati operati, riempite all'interno da maglie esagonali con due lati molto corti e due fili incrociati e quattro lati con i fili (tipo Lille), sul retro merletto meccanico tipo Malines. Fodera, coccarde e nastro di chiusura di raso rosa. La cuffia è realizzata in tulle meccanico elaborato e trasparente per lasciar bene intravedere la fodera rosa sottostante. Sulla nuca un fondo decorato da una sottile galetta con un merletto ornato dal susseguirsi di anellini profilati da un filo di traccia. Gli orli sono rifiniti da una ruches di tulle meccanico applicata lungo gli orli e arricciata tramite una cucitura centrale. All' altezza delle orecchie sono coccarde create da sottili nastri rosa utilizzati anche per la chiusura, composta da due nastri da chiudere in un fiocco sotto la gola

  • OGGETTO cuffia
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone/ merletto meccanico
    seta/ raso
    cotone/ tulle
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La forma riporta all'ampia produzione di cuffiette infantili, da passeggio, da battesimo o da casa, che esplode intorno agli anni 70 del XIX secolo. In questo periodo se ne fanno di tanti tipi, realizzati con materiali diversi, anche se assai di moda è la combinazione di pizzi e coccarde di seta (M. Carmignani, op. cit. pp.87-94). Questa è realizzata con vari tipi di tulle meccanico, documentando il vastissimo utilizzo di questo materiale. Il tulle meccanico definito 'Bobbinet' dal nome del prodotto finito, derivava dalla invenzione fatta da John Heathcoat nel 1808 in grado di produrre di un fondo molto simile a quello a fuselli. Nel 1818 Heathcoat installa a Parigi macchine a vapore per produrre i fondi a rete, altre saranno impiantate a Douai e a Calais. Originariamente piuttosto complicate e in grado di fare piccole strisce di materiale, subiscono una serie di trasformazioni significative, quali, nel 1837, quella di applicare il sistema Jacquard. Nel 1851 Heathcoat aveva a Tiverton non meno di 300 macchine che andando a vapore invece che ad acqua come le prime,avevano aumentato la velocità e nel 1862 erano in grado di produrre in breve tempo 30.000 maglie di net in seta e di cotone. Il materiale diffusissimo assunse il generico nome francese di Tulle, dal nome di una piccola città produttrice non lontana da Limoges che era stata in grado di produrre, fin dal 1768, il fondo leggero e trasparente, che già possedeva Maria Antonietta. Se le maglie di questo fondo meccanico derivavano dalla torsione di due fili durante la prima metà del secolo XIX la sfida di molti macchinari si concentrò, con alterne fortune, sulla possibilità di produrre altri tipi di maglie derivate dalla torsione di tre e quattro fili. Al primo fondo esagonale, nel 1830 si affiancò il fondo a maglie a forma di diamante, di effetto simile a questo. Le invenzioni continuarono per tutto il secolo perfezionando costantemente fondi e esecuzione di merletti, dei quali alla fine del secolo si facevano imitazioni molto convincenti.. Materiale eseguito a macchina circolava in tutta Europa, anche se i centri produttori erano principalmente in Francia e in Inghilterra, e anche i laboratori per biancheria infantile e femminile avevano una produzione omologata. Risulta pertanto difficile definire con esattezza l'esecuzione di questo esemplare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900227600
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. Stoffe 3347
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
    2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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