copriletto - manifattura siciliana (inizio sec. XVIII)

copriletto, 1700 - 1710

Coperta presenta il fondo lavorato a bavella di seta o punto floscio. E' costituito da fili di seta ritorti stesi sul fondo e fermati da punti di fermatura che formano un motivo a spina di pesce. Su tale fondo poi eseguito il ricamo a punto unghero. Il decoro è costituito da un motivo centrale di tre cartigli: uno centrale e due ripetuti identici in cima e in fondo alla coperta arricchiti con volute e foglie che si allungano alle estremità. Nelle parti laterali e agli angoli della coperta si sviluppa un ricco motivo floreale di grandi tralci naturalistici di garofani, rose, tulipani policromi e di rami con foglie che si intrecciano fra loro. Un'ampia voluta vegetale segna gli angoli della coperta. L'orlo è rifinito da frange contemporanee

  • OGGETTO copriletto
  • MATERIA E TECNICA filo di seta/ ricamo
    lino/ tela/ ricamo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Siciliana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Davanzati
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Davanzati già Davizzi
  • INDIRIZZO Via Porta rossa, 13, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lavorazione a bavella di seta o ricamo a punto floscio deriva dall'oriente, dalla Cina ed è nota all'Europa già dal secolo XI con la tappezzeria della Regina Matilde a Bayeux. Tale tecnica compare in Italia nel Quattrocento, si continua nel Seicento, ma è particolarmente diffusa nel XVII e XVIII secolo. Esempi di questa lavorazione appaiono in ricami del XVII secolo provenienti dal Regno delle Due Sicilie. Degli esemplari più elaborati arricchiti dall'inserimento di fili d'oro r d'argento e con una diversa composizione del fondo, che variando i punti di fermatura può assumere aspetti diversi (motivi romboidali, trasversali, a greca ecc). Un esemplare molto simile al nostro, datato su un lato 1710 è conservato al museo di Los Angeles proveniente da un palazzo aristocratico di Modena dove costituiva l'arredo completo di una camera da letto; infatti tale genere di lavoro sia per la consistenza che per l'effetto era molto adatto anche alla tappezzeria. Questo esemplare proviene dalla villa Nievo Bonin di Montecchio, vicino Vicenza. Al momento attuale per la scarsa diffusione di esemplari con simili caratteristiche è difficile individuare i centri di lavorazione italiani di tali ricami, anche se è presumibile che tale tecnica, non particolarmente complessa fosse eseguita in varie parti d'Italia e d'Europa. I motivi decorativi dell'esemplare ci riportano al casistica vegetale comune ai ricami europei, soprattutto dal ricamo elisabettiano, diffuso fin dal XVII secolo, che in questo caso appare più semplificato. Il repertorio era usato per molti arredi di casa, come gli arazzi da parete che spesso per le loro grandi dimensioni venivano eseguiti direttamente all'interno dei palazzi nobiliari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900227564
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo di Palazzo Davanzati
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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