Erodiade e testa di San Giovanni Battista sul piatto

dipinto, 1527 - 1531

Personaggi: San Giovanni Battista (testa); Erodiade. Figure: carnefice; vecchia astante. Abbigliamento: contemporaneo; all'antica. Interno. Oggetti: tavola; bacile

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera grassa
  • MISURE Altezza: 51 cm
    Larghezza: 58 cm
  • ATTRIBUZIONI Luini Bernardino (1480-1485 Ca./ 1532)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera pervenne da Vienna nel 1773, per un usuale scambio di quadri, con l'attribuzione a Leonardo. Il 10-12-1793 figura già tra i beni della Guardaroba. La Galleria imperiale di Vienna era ricchissima di opere soprattutto venete, in gran parte provenienti dalla collezione seicentesca dell'Arciduca Leopoldo Guglielmo. Nel 1776 i più rilevanti dipinti della pinacoteca viennese erano stati trasferiti al Belvedere ed ordinati secondo moderni criteri di classificazione museale; si riteneva quindi necessario riempire la lacuna e fu così che nel 1792 Francesco II d'Austria e Ferdinando III di Toscana, entrambi figli di Pietro Leopoldo, si accordarono per uno scambio di quadri tra la Galleria degli Uffizi e la pinacoteca viennese. L'opera in questione tratta di un soggetto particolarmente caro all'artista, che ce ne ha lasciato almeno sei varianti. Tutte caratterizzate da personaggi a mezza figura (Vienna, Kunsthistorisches Museum; Parigi, Louvre; Boston, Museum of fine Arts (già del duca d'Ascoli; Isola Bella, raccolta del principe Borromeo; Madrid, Prado). La supposizione che si potesse trattare di un Luini si deve al Gouthiez, che si basa sull'inventario del 1890. L'attribuzione non venne unanimamente condivisa. Beltrami, in quella che fu la prima fondamentale monografia sul Luini, tentò per primo una più precisa datazione dell'opera, collocandola nell'ultima fase di attività, tra il 1527 e il 1531. Ottino Della Chiesa fornisce un elenco delle altre cinque varianti dell'opera considerando di miglior fattura quella del Louvre. Per il Marchini (1980) l'attribuzione al Luini non sarebbe certissima per alcune debolezze riscontrate nella mano e sulla figura del carnefice. Per quanto riguarda la figura del pittore anche il Vasari ne tratta in termini sommari e la ricostruzione della sua formazione culturale è piuttosto ardua. Pittore da cavalletto, che privilegia soggetti religiosi, rispetto ad altri artisti di area milanese (Il Boltraffio, un esempio per tutti), rivela una maggiore autonomia stilistica dall'influenza leonardesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900226993
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 1454
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2024
    2002
    2006
    2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Luini Bernardino (1480-1485 Ca./ 1532)

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'