Una famiglia salvata dall'inondazione del Serchio. episodio dell'inondazione del Serchio nel 1843

dipinto, 1845 - 1845

In cornice dorata in pastiglia con elementi floreali

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Pollastrini Enrico (1817/ 1876)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro venne commissionato al Pollastrini dal granduca Leopoldo II per ricordare il triste avvenimento dell'inondazione del Serchio straripato alle tre di notte del 16 gennaio 1843. Il dipinto, pagato 300 zecchini, fu inviato a Pisa insieme ad altri due, eseguiti dal Signorini con identico soggetto forse per commemorare l'episodio (6 giugno 1845). Tutte e tre le tele parteciparono quello stesso anno all'esposizione dell'Accademia di Belle Arti di Firenze ("Gazzetta di Firenze", n. 119, 4 ottobre 1845). L'opera raggiunse la sua destinazione in Palazzo Pitti, quindi seguì i consueti spostamenti delle opere d'arte moderna, che vennero collocate nella R. Accademia di Belle Arti, poi divenuta Galleria d'Arte antica e moderna. Infine, costituitasi la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, rientrò nella sua attuale sede. L'episodio al quale si riferisce il dipinto destò allora grande commozione ed è riportato già nelle cronache del tempo. Il "Giornale del Commercio" (n. 5, 1 febbraio 1843) riferiva con drammaticità e dovizia di particolari di Alessandra Mazzanti in gravi difficoltà col figlioletto di sei anni ed un altro di sei mesi, vista all'estremo delle forze in una cantonata della casa distrutta dalla furia delle acque, ferita dai rottami, mentre "tendeva una mano al cielo per cercare soccorso". Pollastrini dipinge l'acme della scena per accentuare gli aspetti teatrali e drammatici. Il ragazzino è già in salvo in collo ad un uomo, un altro regge la fune alla quale è stata ancorata la donna, un certo Pietro Fabbri aggrappatosi alle radici di un albero semisommerso, strappa a fatica la donna dallo sguardo atterrito con il suo piccolo in fasce. Sono noti i nomi degli altri soccorritori, i fratelli Ranieri e Pasquale Croci. La composizione del quadro è stata oggetto di vari studi del Pollastrini. Disegni di particolari diversi sono conservati al Museo Civico Fattori di Livorno, ed un acquarello è al Gabinetto di Disegni e Stampe degli Uffizi. Inoltre sono segnalati ben sette studi su tela, passati nel 1860 da Palazzo Pitti a Poggio Imperiale (Archivio di Stato, I. e R. Corte 1438, 1487). Presso la Biblioteca Marucelliana di Firenze è custodita una litografia del Barni su disegno del Marrubini. Pollastrini mostra dunque in quest'opera di aver operato una ricerca attenta, che partendo da dati reali e di cronaca, si cimenta con la difficoltà compositiva dei due gruppi in scorcio diagonale per accentuare gli effetti melodrammatici. Ciò avviene per una maturazione rispetto alla sua prima educazione sotto l'influenza del Benvenuti, grazie all'accoglimento di tipologie ed effetti tipicamente romantici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900225245
  • NUMERO D'INVENTARIO Cat. Generale 24
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Pollastrini Enrico (1817/ 1876)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1845 - 1845

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'