L'altare è costituito da mensa in pietra su due mensoloni in stucco, tre gradini, sull'ultimo dei quali si appoggiano due colonne marmorizzate con capitello composto, per parte, che sorreggono (al di sopra di una specchiatura contenente un dipinto) il frontespizio a vari ordini di modanature; nel timpano spezzato è situato l'occhio divino entro raggiera con gloria di cherubini.L'architrave continua prospetticamente ai lati ed appoggiando su una ter5za colonna distanziata, forma due passaggi per il coro. La parte sottostante la mensa, che contiene una lapide con una lunga iscrizione e la data 1788, fu chiusa pochi anni dopo con un pannello in legno a protezione delle reliquie dei SS. Fabiano e Sebastiano. sul fianco destro dell'ara vi è lo stemma del Pievano Burzagli (tre bande gialle su campo grigio scuro, con banda trasversale rossa con tre foglie); a sinistra lo stemma Firidolfi Ricasoli (banda rossa trasversale con stella gialla su campo bianco), patroni della Pieve
- OGGETTO altare maggiore
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MATERIA E TECNICA
PIETRA
Stucco
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
- LOCALIZZAZIONE Cavriglia (AR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, come si apprende dalla lapide fu edificato dal Pievano Francesco Burzagli che riustrutturò e dotò di nuovo e riccamente la pieve negli ultimi decenni del XVIII secolo. La chiesa fu riconosciuta il 3 settembre 1797 dal vescovo di Fiesole Mancini unitamente all'altar maggiore (Inv. Burzagli p. 14) dove erano state collocate le reliquie dei SS. Flaviano e Ilariano; da allora ogni anno, la prima domenica di settembre, si ricorda la consacrazione con un'indulgenza di quaranta giorni per chi vi assiste ad una funzione. Dagli inventari risulta che sul cornicione era posato un quadretto raffigurante S. Filippo Neri, che fu poi portato in canonica ed oggi risulta introvabile (Inv. Burzagli, pp. 16, 27; Inv. Berti, p. 49, n. 152) dipinto dall'aretino Angiolo Battista Ricci
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900223053
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storici Artistici ed Etnoantropologici di Arezzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI lapide sotto la mensa - -SACERDOTI DEO, EIUSQUE PRECURSORI- QUOD PANDULPHUS FIRIDOLPHIUS PLEBANUS AC PATRONUS AN. 1682 IN SIMPLICI FORMA ARAM REPOSUIT FRANCISCUS BURZAGLI, DELETA VETERI. HANC NOVAM EX INTEGRO, UNA CUM FORNICE, ARCUBUS, COLUMNIS LAPIDEISQUE GRADIBUS, PRESBITERIO INTERCLUSO ERE PROPRIO EXCITAVIT. PATRONORUM STEMMATA RESTITUIT, SUAQUE ADIECIT. PICTURIS SEDILIBUSQUE CHORUM AC PARIETES ORNAVIT TEMPLOQUE SQUALORE DETERSO, LATERIBUS QUADRIS STRATO, CLARIORI LUCE, NOVISQUE PRO SACRO TRIBUNALI SEDITAS ILLUSTRATO, MAIOREM VENUSTATEM AC VENERATIONEM CONCILIAVIT - ANNO SALUTIS 1788- - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0