Le istituzioni della Fraternita dei Laici. Le istituzioni della Fraternita dei Laici

dipinto, 1850 - 1899

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 111 cm
    Larghezza: 93 cm
  • ATTRIBUZIONI Ricci Pio (1848/ 1918)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Statale d'Arte Medievale e Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Bruni-Ciocchi
  • INDIRIZZO Via S. Lorentino, 8, Arezzo (AR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, che raffigura due Confratelli della Fraternita dei Laici intenti uno a ricevere l'elemosina da una ricca dama e l'altro a soccorrere due mendicanti, fu visto dallo storico aretino V. Viviani nella casa del nipote del pittore, l'avvocato G. Borri (V. Viviani, 1922, p. 196). La Fraternita di Santa Maria della Misericordia, detta Fraternità dei Laici, ente caritativo che traeva le sue risorse da lasciti ereditari e donazioni, fu fondato intorno al 1220 per sopperire a quei servizi assistenziali cui il Comune non riusciva a far fronte. Tra i servizi pubblici offerti alla comunità aretina dalla Fraternita nel corso dei secoli si possono annoverare: la gestione ospedaliera, il mantenimento delle scuole, la costruzione dell'acquedotto, l'erogazione di elemosine ai poveri, la costruzione e la gestione della biblioteca pubblica e quella del teatro già nelle Logge Vasari, poi sostituito dall'attuale. Lo stile di questo dipinto, conservato nel Museo aretino ed eseguito entro il 1879 (esso risulta riprodotto anche in un altro quadro presente nella sala ed intitolato "Lo studio del pittore", firmato e datato 'G. Sinni 79'), ci dimostra come il pittore fosse informato sugli sviluppi della pittura di storia a Siena che aveva allora i suoi migliori esponenti in Amos Cassioli, Angelo Visconti e Luigi Mussini. Da questi pittori egli sembra derivare infatti l'attenta ricostruzione del paesaggio urbano aretino e le fogge medievali degli abiti dei personaggi. Il Ricci, nato ad Arezzo il 12 marzo 1848 studiò inizialmente disegno alla Scuola libera di disegno e modellatura retta dal Prof. Luigi Matteschi, per poi passare all'Accademia di Belle Arti di Siena, dove ebbe per maestro Luigi Mussini. Stabilitosi a Firenze frequentò lo studio del Cassioli da cui ebbe diverse commissioni e partecipò con successo all'Esposizione di Torino del 1887 (cfr. Viviani V., 1923, pp. 195-197; Thieme V. , Becker F., Allegemeines Lexicon, Leipzig, 1934, XXVIII, p. 252; Degubernatis A., Dizionario degli artisti italiani viventi, Firenze, 1889, p. 414)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900222327
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna - Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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