ostensorio - a raggiera - bottega romana (sec. XVIII)

ostensorio a raggiera,

La base tronco di piramide è sorretta da quattro piedini costituiti da cartocci su di cui si dispongono quattro palmette. La decorazione è data da una fascia a nastri intrecciati, cesellata, da foglie d'acanto eseguite a fusione e da una cornice a festoni geometrici e palmette sbalzate. Il fusto è costituito da due nodi a vaso, altre che da due un piccolo nodo schiacciato e baccellato, decorati anch'essi da foglie d'acanto eseguite a fusione, da palmette e motivi geometrici sbalzati. La raggiera ha raggi irregolari con visibili saldature, su di essa si dispongono quattro gruppi di testine di angeli sorretti da nubi a rilievo d'argento

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LOCALIZZAZIONE Porto Azzurro (LI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ostensorio è uscito da una bottega romana attorno al XVIII secolo come attesta il punzone casserario con l'ombrello e le chiavi incrociate. La zampa di Leone con il punto è il marchio dell'autore. Il punzone che consiste in una "ZAMPA" di leone affiancata da una "PALLINA" corrisponde al bollo di ARRIGHI ANTONIO II° nato il 20 gennaio 1687. Figlio di Giovanni Francesco e Felice Corona, fratello di Arrighi Agostino. Il 15 giugno 1733 Agostino rinuncia a favore di suo fratello minore Antonio ai suoi diritti alla patente paterna. Dal 1733 al 1762 il punzone viene adoperato nella bottega. Morto Agostino, Antonio continua a dimorare nella stessa casa paterna (di S. Giacomo degli Spagnoli) con Mattia Venturesi, al quale lascia la gestione della bottega con la facoltà di adoperare il bollo proprio per tutti i lavori che si faranno nella bottega. Antonio muore il 4 febbraio 1776
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900212176
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI MONSIGNOE ANTONIO MILONE ARCIVESCOVO DI EDESSA -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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