ritratto di Ferdinando I

dipinto, 1590 - ante 1609

Ritratti: Ferdinando I de'Medici. Abbigliamento: armatura; goletta con trina

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Poggio Imperiale, Educandato della S.ma Annunziata
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, di cui non si hanno notizie negli inventari più antichi del Poggio, potrebbe essere arrivato alla Villa il 30 settembre 1780 da Palazzo Pitti. A Pitti il dipinto era precedentemente arrivato dalla Galleria degli Uffizi. Nell'Appendice all'Inventario della Villa del 1768 è ricordato infatti, a questa data, un ritratto rappresentante Ferdinando I di misure pressoché identiche a quelle in esame, che presentava sul retro il n. 616 barrato, riferibile ad inventari precedenti, oggi comunque non presente sul retro. In ogni caso, ferma restando questa identificazione che si propone soltanto, il ritratto del Granduca risulta all'Imperiale sicuramente nel 1797 quando, assieme ad un ritratto di uguale misura di Cosimo II oggi non più nella Villa, è catalogato nella "continuazione dell'Inventario del 1784, col n. 1118 (non presente sul retro). A partire dall'inventario del 1803, nel quale è segnato col n. 566 (presente) ed in quello del 1810, segnato col n. 377 (non presente), il ritratto di Ferdinando I è inventariato da solo e collocato, in entrambi i casi, nella stanza n. 30 della Villa. Nei successivi inventari dell'Imperiale, a partire da quello del 1818-1836 privo di ubicazione e nel quale il ritratto era segnato col n. 311 (presente), al perduto inventario del 1836, segnato col n. 765 (presente), a quello del 1860-1861, segnato col n. 374 (presente), ed ubicato nella stanza n. 85, il ritratto di Ferdinando I risulta sempre presente nella Villa. Il dipinto è stato reso noto dalla Langedijk che lo fa derivare, parzialmente, da un altro ritratto del Granduca, di autore sconosciuto, oggi agli Uffizi (Inv. 1890 n. 5104). Il ritratto in esame, che mostra il sovrano coi capelli e la barba imbiancati, deve risalire agli ultimi anni del suo regno, cioè avanti il 1609, data della sua morte. Trattandosi, comunque, di una derivazione da un prototipo, la sua esecuzione può anche essere avvenuta in seguito a questa data
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900196220
  • NUMERO D'INVENTARIO c. 50
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI sul retro del telaio - 12 (nero) 58 (nero) SOP. GALLERIE FIRENZE INV. 1959 N. 116 (cartellino) 195 (cartellino) 311 (nero) 374 (minio) 566 (nero barrato) 674 (cartellino) 765 (marrone) SOPRINTENDENZA ALLE GALLERIE-FIRENZE/ GABINETTO DEI RESTAURI/ RESTAURATO NEL (...)/ N. 2888 (cartellino) - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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