San Giovanni Battista

dipinto, post 1528 - 1599

Soggetti sacri. Personaggi: San Giovanni Battista. Attributi: (San Giovanni Battista) croce astile; manto di pelliccia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 67.5
    Larghezza: 57.5
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • LOCALIZZAZIONE Villa del Poggio Imperiale, Educandato della S.ma Annunziata
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima menzione sicura del dipinto nella Villa del Poggio, risale all'Inventario del 1860; in quell'occasione il S. Giovanni Battista, che era ubicato nella stanza n. 152 "con finestra sul prato delle scuderie", venne segnato col n. 1218, in minio rosso, tutt'oggi leggibile sul retro. In seguito il dipinto risulta citato nell'ultimo degli inventari pervenutoci della villa, del 1870, dove compare segnato col n. 3440, presente sul retro. La grande quantità di numeri ancor oggi visibile sul retro della tavola non corrispondono però ad alcuno degli inventari più antichi del Poggio Imperiale; inoltre nell'Inventario 1860, dove il quadro compare citato per la prima volta, non esiste, com è invece consuetudine, il rimando al precedente inventario della Villa del 1836 ed oggi perduto. Si può supporre pertanto che il dipinto sia arrivato al Poggio Imperiale tra il 1836 ed il 1860. Si deve però segnalare che nell'Appendice dell'Inventario del 1768, in una lista di dipinti provenienti dalla villa di Artimino ed in arrivo al Poggio Imperiale in data 29 settembre 1860, viene citato un quadro "in tavola, alto braccia 1 1/5, largo soldi 19, dipintovi mezza figura S. Giovanni Battista, che volta la spalla sinistra nuda, e manto rosso, che da la spalla destra gli va alla sinistra; con ornamento scorniciato tinto giallo, con poco intaglio dorato n. 146". La descrizione di questo dipinto, e anche le misure, corrispondono puntualmente al quadro in esame, che però non reca sul retro il n. 146 e, soprattutto, non risulta citato, come già s'è detto, negli inventari successivi della Villa fino al 1860. Se si accetta però l'identificazione suddetta, si può supporre che il quadro, arrivato in Villa nel 1780, vi sia rimasto solo per poco tempo (nell'inventario del 1784 infatti non compare) e che sia poi stato di nuovo mandato all'Imperiale tra il 1836 e il 1860. Tale ipotesi appare un po' complessa, ma d'altronde era assai frequente lo spostamento dei dipinti e degli altri arredi tra i vari palazzi e ville di proprietà medicea. Il dipinto viene citato dal Freedberg fra le copie di un S. Giovanni Battista, oggi perduto, eseguito da Andrea del Sarto verso il 1528, e ricordato dal Vasari. Di tale opera si ha notizia di numerose repliche, alcune delle quali ancor oggi esistenti, come una attribuita a Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, già sul mercato antiquario di Londra e una alla Pinacoteca di Lucca (n. 69), della fine del Cinquecento. Secondo il Freedberg il S. Giovanni Battista, per la presenza diretta dello stile sartesco, è riferibile all'entourage del maestro; le cattive condizioni del dipinto non permettono ulteriori considerazioni
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900196215
  • NUMERO D'INVENTARIO 3440
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul retro della tavola - POGGIO IMPERIALE N. 17 (cartellino) 62 (nero) 606 (nero) 606 (verde barrato rosso) 688 (rosso barrato) 846 (nero barrato azzurro) 1061 (rosso barrato nero) 1180 (rosso barrato nero) 1218 (rosso) SOPRINTENDENZA ALLE GALLERIE-FIRENZE/ GABINETTO DEI RESTAURI/ RESTAURATO NEL (...)/ N. 1728 (cartellino) 2366 (nero barrato rosso) N. ESP. 3440 (cartellino) 4202 (azzurro) 4835 (cartellino) 9012 (cartellino) - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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