sportello di tabernacolo di Rastrelli Mauro (terzo quarto sec. XVIII)

sportello di tabernacolo, ca 1764 - ca 1764

Sportello di tabernacolo di forma lunettata, dorato con due cardini su lato destro. E' contornato da una cornice d'argento bianco. Al centro è applicata, in arento bianco, la raffigurazione di un altare -sostenuto da mensoloni a volute- con un cartiglio mistilineo. Sopra l'ara posa della legna su cui è appoggiato un agnello con le zampe legate. Al di sopra di essa è lo Spirito Santo sotto forma di colomba da cui promanano dei raggi che circondano l'agnello. Al lato sinistro della croce sono due testine angeliche tra le nubi; una compare sulla destra, ancora due sovrapposti ai raggi. Il tutto applicato su supporto in legno, rivestito all'interno di teletta d'oro. Serrtura sulla sinistra che si chiude con una piccola chiave d'argento dorato

  • OGGETTO sportello di tabernacolo
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ sbalzo
    LEGNO DI NOCE
    rame/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Rastrelli Mauro (notizie 1764): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1764 fu terminato nella bottega di Pompilio Ticciati il nuovo altare marmoreo per la Compagnia di Santa Maria della Pietà (Fraternitas Mariae Pietatis) detta comunemente "Buca di San Girolamo", con sede in via della Sapienza, all'interno dello Spedale di S. Matteo (cfr. scheda relativa). Il 9 Ottobre dello stesso anno l'argentiere Mauro Rastrelli fu pagato "per la valuta dello sportellino d'argento e rame dorato per il nuovo ciborio di marmo" e rimborsato delle spese sostenute per l' "anima e sportellino di noce fatto al suddetto ciborio" (ACGS, Debitori e Creditori 1740-1800, c. 153 dex). Nel 1778, poichè lo sportellino in argento si stava rovinando, fu sostituito da uno in legno (ivi, c. 197 dex). Successivamente, nel 1785, quando la Confraternita di S. Girolamo si trasferì dalla sede originaria, divenuta parte dell'Accademia di Belle Arti, all'Oratorio lasciato libero dalla soppressa Compagnia di S. Filippo Benizi in piazza della SS. Annunziata, anche l'altare venne trasferito insieme agli altri arredi. Lo sportellino è tutt'ora conservato ed usato; le lettere FMP con segno d'abbreviazione sono il simbolo del nome latino della Confraternita. Si tratta dell'unica opera e notizia dell'argentiere Mauro Rastrelli -a e peraltro sconosciuto- ma l'oggetto, di cui esistono di analoghi (tra l'altro quello, datato 1770, conservato nella Cattedrale di Pescia, cfr. Repertorio delle schede di catalogo 1986) mostra una certa eleganza nella fattura e nel contrasto tra i materiali usati
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900195017
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI al centro del cartiglio mistilineo - F(RATERNITAS). M(ARIAE). P(PIETATIS) - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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