San Girolamo nel deserto
coperta di libro,
ca 1471 - ca 1472
Antonio Di Filippo Di Ventura (attribuito)
1438/ ante 1503
volume legato in pelle marrone con incorniciatura a racemi vegetali impressa in oro, fermagli in argento inciso e al centro dei piatti due medaglioni con dipinti raffiguranti "San Girolamo nel deserto" sul recto ed il simbolo della confraternita costituito dalle lettere FMP con segno di contrazione sul verso, entro cornici circolari fermate da quattro chiodi
- OGGETTO coperta di libro
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MATERIA E TECNICA
ARGENTO
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MISURE
Altezza: 28.5 cm
Larghezza: 21 cm
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ATTRIBUZIONI
Antonio Di Filippo Di Ventura (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE nel 1792 furono eletti nella compagnia di Santa Maria della Pietà, detta "Buca di San Girolamo" (trasferitasi nel 1785 nell'oratorio sotto il titolo di San Filippo Benizi" dalla sede originaria all'interno dello Spedale di San Matteo, ceduta all'Accademia delle Belle Arti) tre confratelli per riformare i Capitoli. I tre terminarono la revisione che fu "sanzionata dalla Segreteria del Regio Diritto con Rescritto del 12 giugno 1795, successivamente approvata da Mons. Antonio Martini Arcivescovo di Firenze" e confratello, il 15 di quel mese. La legatura in cuoio che presenta decorazioni assai usuali in ambito toscano, è coeva alla trascrizione delle costituzioni terminata sicuramente prima dell'approvazione da parte dell'Arcivescovo mentre i due dipinti e i fermagli in argento provengono dai precedenti codici di Capitoli. La figura sul recto sembra essere identificabile con quella definita in un pagamento del primo febbraio 1471/72 ad "Antonio di Filippo Chartolaio" come un "San Girolamo chon un osso...del libro de' nostri chapitoli" (Libro Entrata e Uscita). Il volume cui si fa riferimento viene descritto in un Inventario della prima metà del XVI secolo come "libro di cartapecora con l'asse coperta di quoio con le bullette di ottone con uno tondino nel mezzo dipintovi S. Girolamo nel quale sono scritti e nostri capitoli". Da un ulteriore elenco degli oggetti stilato nel 1562 si apprende che sul retro era applicato "il nosto segnio", cioè il simbolo del sodalizio costituito dalle iniziali del nome ufficiale che era "Fraternitas Mariae Pietatis" e dunque FMP. Sembra così di poter datare al 1471 il dipinto del Santo ed alla prima metà del Cinquecento invece il simbolo della compagnia. In epoca successiva sono state spostate sul nuovo volume dei Capitoli e non sappiamo se il San Girolamo sia attribuito ad Antonio di Filippo Ventura di cui non resta alcuna opera (Levi d'Ancona)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194963
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
- STEMMI centrale - di confraternita - Stemma - Santa Maria della Pietà detta "Buca di San Girolamo" - F(raternitas) M(ariae) P(ietatis)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0