mensola, serie di Ticciati Pompeo (sec. XVIII)

mensola, post 1770 - ante 1777

serie di tre mensole in stucco dipinte di bianco. Ciascuna di esse presenta superiormente una base sagomata modanata inflessa, il corpo è costituito da una prima grande voluta architettonica molto rigonfia e mossa e da due falde più lisce terminanti in un piccolo rilievo semicircolare. Il primo dei due lembi, che si conclude con una punta al centro di quello inferiore è accostato lateralmente da un fregio formato da grappoli di piccole foglie

  • OGGETTO mensola
  • MATERIA E TECNICA stucco/ stampaggio/ verniciatura
  • ATTRIBUZIONI Ticciati Pompeo (1731/ 1777)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE la prima citazione delle mensole risale all'Inventario del 1789 in cui vengono descritti nel vestibolo dell'oratorio già appartenuto alla compagnia di San Filippo Benizi e nel quale dal 1785 si era trasferita la confraternita detta "Buca di San Girolamo" dall'attiguo Spedale di San Matteo "n. 4 busti di Santi parte in terracotta e parte in legno con base in gesso e più due ottagoni (...) aspettanti alla compagnia di San Girolamo (inventario 1789, cc. 7-8). Dal riferimento non appare evidente se anche le mensole appartenessero di proprietà della "Buca" o se si trovassero già lì, anche se non compaiono nell'Inventario del 1774. Nell'andito contiguo all'ingresso del vicino convento della SS. Annunziata sono conservate quattro mensole uguali ma con l'originale cromia marmorizzata che Maria Cecilia Fabbri mi comunica gentilmente essere opera di Pompilio Ticciati. L'artista la cui "scuola" di scultura era situata "presso il serraglio de' Leoni (...) nella Sapienza" (Borroni Salvadori) e cioè davanti la "Buca" ed accanto al convento, eseguì varie opere per la compagnia dedicata a San Girolamo e San Filippo Benizi della quale fece parte dal 1728 (Compagnie soppresse 751, n.8, c. 86v) fino alla morte nel 1777. Forse le mensole furono eseguite a calco sulla matrice del Ticciati e acquistate nel 1785 quando si trattò di sistemare nella nuova sede due busti di santi in terracotta, cioè un reliquiario in legno del beato Carlo di Montegranelli ed una testa della beata Giuliana Falconcieri. L'andamento estremamente elegante delle basi è caratteristico di questo scultore che godette di larga fortuna in vita e si ripresenta negli elementi decorativi e nelle volute dell'altare eseguito per la "buca" nel 1764
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194944
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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