allegoria del mecenatismo

dipinto, ca 1631 - ca 1631

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Vignali Jacopo (1592/ 1664)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela raffigurante l'allegoria del mecenatismo fu riferita per la prima volta a Jacopo Vignali e ritenuta tra le opere sicuramente autografe da Sebastiano Benedetto Bartolozzi che nel 1753 così la descrisse: "dipinse ad olio in vedute di sotto in su una donna riccamente abbigliata figurata per la liberalità, che da un vaso, sostenuto sotto il braccio sinistro, versa monete d'oro in gran copia, e col destro abbraccia con inesplicabile grazia e agilità un'altra egualmente leggiadra Femmina figurata per la Virtù, che tiene nella destra strumenti spettanti alle Arti del Disegno, e della Musica, la solleva e seco la conduce al cielo, verso al quale non manca all'occhio tutta la libertà di trascorrere; concetto appropriato all'indole generosa del personaggio (il Marchese Gabriello Riccardi), e della sua spledissima famiglia di cui non è stato… è l'ultimo pregio l'esaltazione, e fiancheggiare le Arti, e gli studi più nobili". Riproposto all'attenzione della critica nel 1964 da Gerhard Ewald il dipinto è fra i pochi esemplari che testimoniano il gusto di Gabriello, il cui mecenatismo viene celebrato in questa complessa allegoria. Nella sua raccolta figuravano infatti molti quadri del primo seicento fiorentino, andati venduti e di conseguenza dispersi agli inizi del XIX secolo assieme a tutta la collezione di famiglia. Oltre a questo dipinto si trovavano nel palazzo di Valfonda anche opere di artisti come Francesco Furini (cfr. scheda n. ), Matteo Rosselli, Lorenzo Lippi (cfr. schede nn. ), Cesare Dandini, Bartolomeo Salvestrini (cfr. scheda n. ) ed altre… Il Bartolozzi non si dilunga sulla datazione di questa tela che a giudicare dai suoi caratteri stilistici deve essere collocata nello stesso periodo della pala che Jacopo Vignali realizzò per la chiesa di San Bartolomeo a Bagno a Ripoli raffigurante la "Madonna col Bambino e Santi" firmata e datata 1631 (per confronti cfr. C. DEL BRAVO, Jacopo Vignali, Firenze 1964, scheda n. ). La posizione della figura della Vergine è infatti identica a quella della "Liberalità" del nostro dipinto dove il tipo della composizione e la plasticità delle figure ricordano artisti quali Matteo Rosselli e Ottavio Vannini che sono alla base della formazione del giovane e sensibile Vignali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194851
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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