combattimento contro le idrein Piazza S. Maria Novella

dipinto murale, 1672 - 1672

n.p

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Chiavistelli Jacopo (1621/ 1698)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Delle dieci lunette affrescate nella sala degli stucchi del Casino di Valfonda, sei solamente sono da mettere in relazione con le fasi più significative del famoso "festino" che Riccardo Romolo Riccardi aveva offerto l'8 ottobre 1600 in questo palazzo e nell'annesso giardino agli ospiti illustri che erano giunti a Firenze per le nozze di Maria de' Medici (cfr. scheda n. ). Le rimanenti quattro lunette a cui appartiene questa scena, probabilmente rimaste vuote, vennero dipinte, come testimonia anche un documento da me ritrovato nel corso di una ricerca ancora in fase di espletamento e destinata alla pubblicazione, all'inizio del settino decennio del XVIII secolo. In esso leggiamo infatti, che in data 25 maggio 1672, il pittore Iacopo Chiavistelli, ricevette in pagamento ducati sessanta a saldo di più "pitture fatte ad affresco e a tempera per lo ill.mo Sig. Marchese Francesco Richardi nel casino del giardino di Gualfonda…nella stanza degli stucchi in n° di 4 quadri figuratovi n. 2 ville e gli altri due la festa fatta in su la piazza di S. Maria Novella della strage de' mostri e l'altra una giostra fatta in su la piazza di SS° (Santo Spirito) dipinto". Purtroppo il documento che è così preciso nel descriversi queste scene non ci fornisce alcuna notizia circa l'evento fiorentino al quale esse vadano riferite. Ma la presenza in due dei quattro affreschi, al centro del palco reale di una figura femminile e il fatto che essi costituiscono il completamento ideale di un ciclo tutto incentrato sull'esaltazione delle famiglie Medici e Borbone, ci porta ad avanzare l'ipotesi che entrambe le scene vadano riferite a dei festeggiamenti in onore di una principessa francese legata alla casa Medici che nel 1672 era Margherita Luisa d'Orleans moglie del Granduca Cosimo III, che l'anno prima che Iacopo Chiavistelli completasse la decorazione della sala aveva dato alla luce il suo terzogenito Giangastone. Dal lato stilistico questa veduta ricorda, sia per l'impostazione, sia per il tratto, certe stampe del Callot
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194840
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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