ritratto a figura intera del Cardinal Manzuoli

monumento funebre, 1411 - 1411

Sepolcro in marmo bianco scolpito costituito da un prospetto rettangolare con alto zoccolo con iscrizione a caratteri gotici, sorretto da tre figure di bimbi ad altorilievo in posizione semiflessa sulle gambe. Al di sopra la figura del defunto steso con mitria e abito vescovile. Il prospetto della cassa è diviso in tre riquadri con una coppia di angiolini ciascuno che, in posizione frontale reggono uno scudo con stemma. I due laterali hanno lo scudo di forma ovale sormontato da un galero con un toro di colore nero in campo d'oro; quello centrale è sormontato da una tiara con scudo ovale con rombo bipartito

  • OGGETTO monumento funebre
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sepolcro, ampiamente ricordato dalla bibliografia sulla chiesa e dai testi riguardanti i beati e i cardinali fiorentini, è oggi visibile nella collocazione che gli fu data nel XVII secolo. Situato all'origine in uno spazio di primaria importanza (alla fine della parete sinistra della navata), come si conveniva ad un Generale dell'Ordine degli Umiliati, fu smembrato ai primi del Seicento, in occasione dei lavori eseguiti all'interno della chiesa. La sepoltura, che secondo le parole del Terrinca doveva essere co "ornamenti che la rendevano magnifica e maestosa" è stata invece ridotta al solo piano frontale della cassa, sorretta da tre puttini, e alla figura giacente del defunto; la sua odierna posizione, inoltre, all'altezza dell'organo, la rende difficilmente godibile dal basso. Ulteriormente alterata, oltre che privata della cornice coeva, è la visione d'insieme che la vede contornata da una barocca fioritura di girali in stucco indubbiamente poco consona all'originaria compostezza e linearità quattrocentesca. Difficilmente valutabile nel suo progetto d'insieme, come già detto, si presenta anche abbastanza danneggiata nei rilievi originali superstiti. Lo spostamento e forse l'incuria hanno reso scarsamente leggibile sia i puttini del basamento che quelli reggi stemma. Più conservato si presenta l'altorilievo raffigurante il defunto che, in modo direi tradizionale, presenta una scultura funebre del Primo Quattrocento. Eseguito nel primo decennio del secolo, l'iscrizione reca la data 1411, non rivela allo stato attuale, un manufatto di particolare interesse stilistico
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900194202
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI nello zoccolo alto sotto la figura del Cardinale - EXEMPLAR VITAE MORUM VIRTUTIS: ET ALMAE PROFESSOR LEGIS: QUALEM VIX NOVERAT AETAS NOSTRA/ PAREM FUIT HIC LUCAS EX ORDINE NOSTRO CARDINIS AD CULMEN ROMANAE SPONTE VOCATUS ECCLESIAE VERUM LEGATUS PO/ STEA SUMMI PONTIFICIS MORITUR COELUM MENS IPSA VOLAVIT AN. DOM. MCCCCXI DIE XIV SEPT - caratteri gotici -
  • STEMMI laterali - cardinalizio (?) - Stemma - 2 - scudo di forma ovale sormontato da un galero con un toro di colore nero in campo d'oro
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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