monumento funebre,

Monumento funebre in marmo bianco addossato ad una sagoma d'intonaco a imitazione del marmo rosa. La cimasa mistilinea è sormontata da una croce latina trifogliata poggiante su due foglie d'acanto ed è raccordata alla parte sottostante da una cornice con piccole scanalature; entro un ovale inserito in un riquadro in marmo bianco decorato a fogliami, il busto del defunto, ritratto frontalmente, poggiante su di una mensola dalle forme di un grazioso angioletto. Su lesene, che incorniciano la tabella con l'iscrizione, sono scolpiti gli attrezzi che alludono all'attività del defunto, tenuti insieme da un nastro dal quale pendono anche rametti di ulivo; in basso, raccordata da una cornice di rosette stilizzate, una grande mensola di forme geometriche entro la quale sono due angioletti graziosamente accovacciati che sorreggono tra le mani lo stemma del defunto con leone rampante; al vertice della mensola una decorazione a foglie d'acanto

  • OGGETTO monumento funebre
  • ATTRIBUZIONI Cambi Ulisse (1807/ 1895)
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il monumento, di tipologia insolita e sapore neorinascimentale, come denotano soprattutto i due angioletti reggistemma nella parte inferiore; si distingue per l'importanza del defunto, l'architetto fiorentino Giuseppe Martelli, allievo e collaboratore di De Cambray-Digny col quale fu a Parigi nel 1818. Nel 1820 entrò a far parte dello Scrittoio delle Reali Fabbriche dove nel 1828 fu promosso Architetto a Firenze. Architetto di fama, è ricordato soprattutto per la costruzione della tribuna di Galileo nel 1841 e per l'ideazione del Palazzo dell'Esposizione Italiana del 1861. Il monumento si segnala inoltre, per il suo esecutore lo scultore fiorentino Ulisse Cambi, assai apprezzato nell'800 per il temperato e gradevole naturalismo delle sue opere. Il Cambi, autore di altri monumenti funebri in questo e altri cimiteri della città, è noto soprattutto per il monumento funebre al pittore Giuseppe Sabatelli (1844) nel chiostro di S. Croce, per il Benvenuto Cellini (1845) nel portico degli Uffizi e il monumento a Carlo Goldoni (1873), nell'omonima piazza nei pressi del Ponte alla Carraia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193637-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sulla lapide, ripassata in oro - QUI DORME IL SONNO DEI GIUSTI/ IL CAV(ALIERE) COMM(ENDATORE) GIUSEPPE MARTELLI/ CHE PER OPERE DI ARCHITETTURA CIVILE/ SALUTATO FRA I PIÙ VALENTI DELL'ETÀ SUA/ ELESSE AL GALILEO UN MONUMENTO DEGNO DI TANTO NOME/ E IN LUNGO ORDINE DI UFFICI/ ESERCITATI CON RETTITUDINE E MAGISTERO SAPIENTE/ CONSEGUÌ LE ONORANZE DOVUTE AL MERITO/ E L'ESTIMAZIONE UNIVERSALE/ MORTO IL XXX MARZO MDCCCLXXVI SUO OTTUAGESIMO IV/ LASCIANDO AD ISTITUTI DI CARITÀ PARTE DEL RICCO CENSO/ ALLA PATRIA I FRUTTI DELL'INGEGNO/ E LA MEMORIA DELLE SUE VIRTÙ - a incisione -
  • STEMMI in basso al centro della mensola - gentilizio - Stemma - Martelli - vedi foto
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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