natività di Gesù

dipinto, ca 1620 - ca 1639

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Mannozzi Giovanni Detto Giovanni Da San Giovanni (1592/ 1636)
  • LOCALIZZAZIONE Scandicci (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco venne eseguito su un altro dipinto preesistente (di cui si scorge nella parte superiore un frammento di cornice bordata di rosso). I motivi stilistico lo collocano nell'ambito della pittura fiorentina del Seicento e in particolare di Giovanni da San Giovanni, esponente di un gusto vivace e immediata, dopo gli inizi come allievo di Matteo Rosselli. La composizione intimistica ritorna nelle opere del Mannozzi con pochi personaggi in colloquio tra loro o uniti da un'azione comune (cfr. l'Apollo e Fetonte degli Uffizi) e il colore steso a larghe campiture chiare con tocchi di luce " alla veneta" è una sua costante negli ultimi anni di vita. Anche alcune caratteristiche, come il contornare di una linea scura le dita, le ciocche che si staccano dall'insieme e ricadono sulle orecchie o sul collo, il trattamento sfrangiato dell'erba o le aureole trasparenti dal bordo luminoso sono tutti elementi peculiari di questo pittore Le fisionomie dei personaggi, infine, trovano precise rispondenze nelle opere della maturità del Mannozzi, quando l'influenza rosselliana era oramai assimilata in uno stile personale: per la Madonna si veda ad. es la testa di Venere nell'Unione delle Case Medici e Della Rovere, nella volta del Salone degli Argenti a Palazzo Pitti (1635), con angioletti dalle ali cangianti e dai volti uguali a quelli della Natività. Anche i passaggi chiaroscurali che modellano il corpo del Bambino - senza sbattimenti violenti di luce - ricordano i nudi dell'ultimo Mannozzi, come quello del San Quintino nella scena del ritrovamento del suo corpo nella Badia dei SS. Lorenzo e Salvatore a Settimo (datata 1629). La proposta è per l'attribuzione della Natività di San Giuliano a Settimo al Mannozzi, con una datazione al terzo-quarto decennio del XVII secolo circa, per i motivi stilistici e per la presenza documentata del pittore alla Badia a Settimo, vicinissima alla Pieve di San Giuliano, nel 1629
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900193483
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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