reliquiario a teca - a urna - bottega fiorentina, bottega veneziana (inizio sec. XV, sec. XVII, sec. XVII)

reliquiario a teca a urna,

Piede esagonale, fusto a sezione esagonale con nodi di raccordo e nodo centrale esagonali, teca con coperchio a cupola contentente al suo interno altra teca con supporto a volute reggi-reliquia. Lanternina cuspidata di coronamento

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo
    cristallo di rocca/ molatura
    rame/ sbalzo/ doratura
    SMALTO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina Bottega Veneziana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bottega Aretina (?)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Maria Novella
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Maria Novella
  • INDIRIZZO piazza S. Maria Novella, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'inventario del 1652 si dice che il reliquiario conteneva in epoca precedente frammenti della corona di spine e della veste di Cristo ma che all'epoca custodiva la reliquia di San Girolamo. Questo mutamento probabilmente avvenne poco dopo il 1622 quando le reliquie delle spine e del manto di Cristo, ivi contenute, furono poste in un nuovo reliquiario a forma di Croce (attualmente esposto nel refettorio) fatto fare appositamente. La base e il fusto del nostro reliquiario sono quelli del reliquiario originale delle spine di Cristo, databile al terzo decennio circa del secolo XV, come testimoniano i caratteri della iscrizione sulla parte inferiore e del fusto. Ció concorderebbe col fatto che, secondo il Richa, le reliquie di Cristo sarebbero state donate da Lorenzo Cardoni vescovo di Sagona in Corsica, morto nel 1438. La teca in Cristallo di rocca è forse di fattura veneziana ed insieme al suo coperchio a forma di cupola è databile al primo quarto del secolo XV perché quasi uguale al reliquiario di fra' Jacopo Tondi orafo, conservato a Roma al Museo di Palazzo Venezia e databile a questo periodo. La lanternina cuspidata di coronamento, è invece un po' piú tarda e non rientra nel repertorio decorativo fiorentino di quell'epoca. A tale proposito il Lunardi ipotizza che la parte in metallo sia dovuta a una bottega aretina, e confronta il nostro reliquiario con quello n.3656 del Museo Stibbert, opera di un orafo aretino influenzato dall'arte senese. La montatura della teca con le foglie alla base e la cerniera a foglia è stata eseguita invece tra il 1622 e il 1652 mentre il supporto a volute della reliquia in argento è dell'inizio del secolo XVII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192872
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ISCRIZIONI alla base del fusto - SPINO CHORONE CHRISTI/PURPURA VESTIMENTI CHRISTI - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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