San Giovanni Battista predica nel deserto
dipinto
Cresti Domenico Detto Passignano (1560 Ca./ 1636)
1560 ca./ 1636
Soggetti sacri. Personaggi: San Giovanni Evangelista. Figure maschili: uomini; bambini. Figure femminili: donne. Allegorie-simboli: ( SPIRITO SANTO ) colomba. Abbigliamento: veste; manto; abito giallo ocra; veste rossa; abito rosso; gorgiera bianca; mantello rosa. Attributi: ( San Giovanni Battista ) croce. Piante: alberi. Fenomeni metereologici: nuvole
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Cresti Domenico Detto Passignano (1560 Ca./ 1636): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è stato datato verso il 1590 seguendo l'iscrizione nella cappella Pelli in cui è collocato che dichiara:"Nel 1590 Giovanni Pelli in ricordo dei suoi volle erigere l'altare in onore alla Madonna Annunziata e di S. Giovanni Battista". Anche stilisticamente l'opera si pone tra le prime eseguite dal Passignano a Firenze dopo il ritorno da Venezia nel 1589. In quell'anno il pittore era stato richiamato a Firenze per partecipare alla realizzazione degli apparati per le nozze del Granduca Ferdinando I con Cristina di Lorena. In questo dipinto l'artista, pur attenendosi allo schema compositivo già ideato da Santi di Tito e dall'Empoli in opere di soggetto analogo, mostra evidenti influssi del suo soggiorno veneziano. Le figure si collocano infatti in uno spazio aperto, tendono a non essere più imprigionate rigidamente entro il disegno e cercano di dirigere lo spettatore entro il dramma. Anche il paesaggio con nubi drammatiche, i contrasti di luci ed ombre riconducono ad opere veneziane della fine del XVI secolo e soprattutto a quelle del Tintoretto. I personaggi sono vestiti elegantemente, per un gusto per gli abiti e per i gioielli preziosi che derivano da opere sia del Veronese che da lavori fiorentini del Bronzino e Alessandro Allori. Passignano, infatti nelle opere eseguite al rientro da Venezia realizzò una fortunata fusione tra elementi veneti e fiorentini e particolarmente tra il colore veneziano e il disegno fiorentino, impressionando moltissimo i suoi compatrioti. Andrea Boscolo fece un disegno di quest'opera di S. Michele Visdomini, Jacopo Chimenti la studiò, come risulta evidente dal disegno preparatorio per la sua versione per il S. Niccolò Oltrarno. La Nissman ritiene che il dipinto presenti alcune ridipinture particolarmente evidenti nella testa di S. Giovanni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192630
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0