apparizione della Trinità a San Girolamo, Santa Paola e Sant'Eustochio

dipinto, ca 1453 - ca 1455

Personaggi: San Girolamo; Santa Paola; Sant' Eustochio; Dio Padre; Cristo. Abbigliamento: all'antica. Simboli: (Spirito Santo) colomba. Figure: serafini. Attributi: (Sant'Eustochio) cappello cardinalizio. Attributi: (San Girolamo) leone. Attributi: (Santa Paola) sasso. Paesaggi: monti. Fenomeni metereologici: nuvole. Oggetti: croce

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 285
    Larghezza: 173
  • ATTRIBUZIONI Andrea Del Castagno (1419 Ca./ 1457)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa della S.ma Annunziata
  • INDIRIZZO Piazza della Santissima Annunziata, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco e' stato scoperto in epoca abbastanza recente. Nel 1553 infatti,quando la cappella passo' dalla famiglia Corboli, committente dell'opera, a quella dei Caiani da Montauto l'affresco fu coperto da una pala d'altare con il "Giudizio universale" di Alessandro Allori. Soltanto nel 1899 il Brockhaus confrontando le due edizioni del Vasari delle vite, rimosse il dipinto dell'Allori e porto' alla luce l'opera di Andrea del Castagno. Il San Girolamo penitente e' stato eseguito dall'artista per Gerolamo Corboli tra il 1453-54, dopo il San Giuliano dell'attigua cappella e gli affreschi perduti in S. Egidio. Il Castagno e' nella fase matura della sua attivita', in cui e' evidente l'insistito interesse per la potenza fisica e per l'energia del San Gerolamo, per la linea nervosa e vibrante e per l'ardito scorcio prospettico del Cristo nella Trinita', perfetto nella sua vigorosa anatomia. Per il Salmi (1961) siamo di fronte, ad una rinnovata influenza di Donatello, di ritorno da Padova nel 1452. Da notarsi inoltre la vibrazione della luce impastata al colore nei manti dei tre santi che da' un effetto di accentuato luminismo. L'iconografia dell'affresco presenta delle difficolta' relative alla sua identificazione. Per il Rice (1983) la soluzione della presenza della Trinita' rappresentata come "Gnadenstuhl" (trono di misericordia) e delle figure delle due sante Paola e Eustochia, si troverebbe nella particolare devozione mostrata dalle congregazioni di San Gerolamo nei confronti del Crocifisso e in una lettera apocrifica, attribuita a Gerolamo, indirizzata ad Eustochia. Nella lettera le due Sante sono chiamate come testimoni della visione di Gerolamo. L'affresco ha subito nel 1937 una pulitura ed una ridipintura nella zona inferiore e dopo l'alluvione (1966) e' stato restaurato dalla Soprintendenza: l'opera e' stata strappata nel 1967. Nel cenacolo di Sant'Apollonia e' conservata la sinopia dell'affresco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192310
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario SS. Annunziata, v. I, n. 1655
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1988
    1999
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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