Madonna con Bambino
dipinto,
ca 1525 - ca 1549
Soggetti sacri. Personaggi: Madonna seduta con il volto girato di tre quarti e lo sguardo abbassato; Gesù Bambino. Abbigliamento: all'antica. Animali: coda dell'uccellino andato perduto in mano a Gesù
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola non viene mai citata nelle memorie manoscritte del convento, in genere, invece, molto attente a ricordare le opere d'arte presenti a Montughi e di conseguenza non si hanno precise notizie né sull'autore né sulla commissione del quadro. L'unica testimonianza è quella che ci viene da una incisione a fuoco scritta sul retro del quadro, visibile prima del recente restauro, che riportava il nome di Andrea del Sarto. Anche se questa attribuzione non è da prendere in considerazione il soggetto e la composizione possono aver suggerito il nome del grande pittore del primo Cinquecento, famoso per le sue sacre famiglie. Questa Madonna col Bambino, sembra, invece, essere una interpretazione in chiave manieristica, databile alla metà del Cinquecento, delle assai diffuse Sacre Famiglie dell'inizio del secolo. Che si tratti di una ripresa di maniera lo indicano i cangiantismi della veste color ciliegia della Madonna, la torsione del Bambino a cui si contrappone l'immobilità e l'espressione assorta e meditabonda della Madonna ed in genere la tensione che emana dalla composizione e dalla disposizione delle figure. Forse si tratta di una replica da qualche illustre prototipo. A Firenze erano molti i pittori che in questi ani si dedicavano a questo tipo di raffigurazioni, destinate per lo più a una committenza privata, ma molti di questi artisti sono ancora sconosciuti oppure il catalogo delle loro opere attende ancora una definizione più accurata. E' il caso dei fratelli Brina e di Michele Tosini detto Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, ai quali generalmente vengono attribuite molte di queste Madonne. Il quadro di Montughi potrebbe effettivamente essere avvicinabile all'ambito dl Tosini per certe somiglianze con alcuni dipinti a lui tradizionalmente riferiti, per esempio con la Sacra Famiglia del Museo Bandini di Fiesole e con la Leda della Galleria Borghese (si veda C. GAMBA, Ridolfo e Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, "Dedalo", VIII 1928-29, I, pp. 463-490, II, pp. 544-561). Vi è, infatti, un analogo modo di trattare la bocca e gli occhi. Affinità così stringenti non si riscontrano, invece, con altre opere che la critica più moderna tende ad assegnare al Tosini (cfr. R. ROANI VILLANI, Contributo a Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, in "Antichità Viva", anno XXI, 1, 1982, pp. 19-22; F. FIORELLI MALESCI, La chiesa di Santa Felicita a Firenze, Firenze 1986). Una precisa attribuzione di questa Madonna col Bambino e di molte altre di questi anni, non sarà, però, possibile fino a che la figura del Tosini non sarà studiata e il suo catalogo espunto dalle molte erronee attribuzioni e confusioni con i fratelli Brina o con altri pittori. Nel 1967 la tavola subì una pesante ricoloritura patinosa (comunicazione orale Padre Giacomo Carlini), nel corso della quale venne anche eliminato l'uccellino tenuto in mano dal bambino e sostituito da una croce rossa, tolta nell'ultimo restauro del 1981-82. Dell'originario uccellino no è rimasto che il becco e una zampina. Per questo è stata lasciata in questa parte del dipinto una zona neutra ad indicare la lacuna. La pesante ridipintura del quadro si deve forse a un pittore canadese Aberdeen Walton, ospite allora nel convento di Montughi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900192163
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0