Madonna con Bambino in trono

dipinto, ca 1265 - ca 1270

tavola cuspidata con incorniciatura a risalto e gola centrale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera/ doratura
  • MISURE Altezza: 125 cm
    Larghezza: 73.5 cm
  • ATTRIBUZIONI Guido Da Siena (notizie 1260-1290)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Guido Da Siena, Maniera Di
    Guido Da Siena, Bottega
    Guido Da Siena, Copia Da
    Maestro Della Madonna Del Voto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria dell'Accademia
  • LOCALIZZAZIONE Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia
  • INDIRIZZO via Ricasoli, 58/60, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu acquistato dalla Galleria degli Uffizi nel 1889 dal collezionista Charles Murray. Pur riprendendo il tipo della Odigidria, la Madonna ha qui abbandonato la rigida frontalità per un atteggiamento più naturale ed una più articolata collocazione spaziale. L'attribuzione a Guido da Siena si deve al Thode ed ebbe subito un notevole seguito e numerose conferme. Non sono mancati dispareri che classificavano l'opera nell'ambito della bottega, e in alcuni casi addirittura copia dalla Maestà di Guido in Palazzo Pubblico a Siena. Berenson e Garrison giudicarono la tavola opera di Guido con largo intervento della bottega. Questa è forse l'ipotesi che, intorno alla metàdel XX secolo, ha avuto la più larga accglienza da parte della critica, con l'eccezione della Marcucci che parlò di qualità scadente e di una rozza copia eseguita nella maniera di Guido da un rozzo epigono negli anni tra 1270 e 1275. Favorevoli a ritenerlo opera di scuola furono anche Stubblebine che attribuisce il dipinto al Maestro della Madonna del Voto, il Torriti, il Carli e il Marques. Cannon non cita il dipinto tra le opere del pittore; Maginnis lo cita come opera di un "guidesco" e successivamente di un anonimo pittore senese degli anni Ottanta. Nel periodo più recente la critica si oreinta sempre di più a riconoscere l'autografia guidesca della tavola e in particolare si ricorda il Bellosi che la ritiene dello stesso livello della Maestà di Siena. Pertanto la datazione si orienterebbe tra la Madonna di S. Bernardino della Pinacoteca di Siena, del 1262 e il dossale della stessa pinacoteca che reca la data frammentaria 127(.). Il Boskovits ha suggerito l'appartenenza in origine alla tavola degli sportelli conservati alla Pinacoteca Nazionale di Siena con Storie dei Santi Chiara, Caterina, Francesco e Bartolomeo, confermata dalla corrispondenza delle misure e delle cerniere metalliche sui lati della tavola e degli sportelli. Questo potrebbe rendere assai probabile la provenienza originaria dell'intero complesso dalla più antica comunità senese di Clarisse, il convento di Santa Petronilla
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900191322
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 435
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria dell'Accademia di Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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