crocifissione di Cristo con la Madonna, San Giovanni Evangelista, un santo e un diacono
dipinto,
1580 - 1590
Morandini Francesco Detto Il Poppi (?) (1544 Ca./ 1597)
1544 ca./ 1597
n.p
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Morandini Francesco Detto Il Poppi (?) (1544 Ca./ 1597)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavoletta, conservata presso i depositi di Palazzo Pitti, non è menzionata dalle fonti antiche. La sua provenienza, oltre che dal cartellino sul retro, è testimoniata dai documenti di estrazione dal convento in occasione della soppressione napoleonica del 1810, allorchè, la tavola, incamerata dallo Stato, passò all'Accademia di Belle Arti (Archivio Accademia di Belle Arti, filza "Processi verbali della Commissione di Arti e Scienze del 1810" fasc. Abbozzi delle note dei quadri toltiai monasteri soppressi, n. 17). In questa occasione venne immagazzinata in un deposito appositamente stabilito dalla Commissione nel convento di San Marco. (cfr. Inventario S. Marco, 1810-13, n. 137, p.16). Dopo il 1813 tornò in Accademia dove rimase in locali non visibili al pubblico (non risulta infatti menzionata nelle Guide successive di questa Pinacoteca). Il 15 marzo 1853 passò nella Galleria degli Uffizi (cfr. Suppl. Inv. 1825, vol. II, n. 2630) e fu collocata nei magazzini di Palazzo Vecchio. Figura ancora agli Uffizi negli Inventari del 1881(n. 443 categoria IV) e del 1890 (n. 6825). Agli inizi del nostro secolo fu portata nei magazzini di San Salvi, dove è rimasto fino al 1954, quando in seguito ad un restauro è passato nel Magazzino del Soffittone a Palazzo Pitti, dove è tuttora conservato. Roberta Lapucci, nella sua scheda ministeriale, classifica l'opera come di mano del Poppi, dell'ultima fase della sua vita. L'iconografia del Cristo, oltre che le grandi Crocefissioni di San Michele a San Salvi o di San Francesco a Castiglion Fiorentino, richiama alcune piccole composizioni col medesimo soggetto pubblicate dal Pacini (1979), anche nella resa sommaria del paesaggio. Tuttavia, secondo Serena Padovani (1992), l'esecuzione sfatta e abbozzata del Cristo, e più delle quattro figure allungate e pontormesche, sembra trovare semmai un punto di riferimento cronologicamente più valido nella predella con Storie di San Pietro, proveniente da San Piero Scheraggio, e depositata nel Museo di Casa Vasari ad Arezzo; se non addirittura in una ancora ipotetica fase iniziale del Poppi, peraltro tutta da verificare
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900191199
- NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 6825
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI davanti sulla tavola sul cartiglio della croce - INRI - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0