servizio da colazione,
ante 1771 - ante 1771
Il servito da colazione è composto da: un vassoio ovale con bordo rialzato e manici laterali, da una caffettiera piriforme, da una lattiera e da una zuccheriera bombate, da due tazze da cioccolata e due tazze da cioccolata con coperchio e due manici
- OGGETTO servizio da colazione
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MATERIA E TECNICA
Black basaltes
- AMBITO CULTURALE Manifattura Wedgwood
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Porcellane
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.za Pitti, 1, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Recenti studi condotti da Charles S. Ellis (2018) hanno dimostrato che questo “Déjeuner” con stemmi in policromia su fondo nero sia stato realizzato dalla Manifattura Wedgwood. Risulta registrato per la prima volta negli inventari del 1795, tuttavia la presenza degli stemmi di Pietro Leopoldo Asburgo Lorena e della consorte Maria Luisa di Borbone-Spagna riconduce a una commissione antecedente il 1791, quando il granduca incoronato imperatore d’Austria fece ritorno a Vienna con la consorte, lasciando il governo della Toscana al figlio Ferdinando III. È stato ipotizzato, seppur dubitativamente, che il servizio fosse una realizzazione della Real Fabbrica Ferdinandea di Napoli. In effetti, tale deduzione poteva trovare giustificazione sia nel rapporto di parentela di Maria Luisa con il re di Napoli Ferdinando IV, di cui era figlia, sia per la lavorazione presso la fabbrica della cosiddetta “creta inglese” a imitazione del “Queen’s ware” della Manifattura Wedgwood. La colorazione nera satinata della superficie del nostro esemplare è tuttavia da ricondurre al “black basalte” denominato anche “black porcelaine” e sempre ideato da Josiah Wedgwood, fondatore dell’omonima fabbrica inglese. L’autorizzazione al pagamento di un servizio in “Porcellane o terre modellate all’uso etrusco”, emessa da Pietro Leopoldo nel 1773 in favore dei “mercanti Wedgwood e Bentley di Londra”, riconduce alla fabbrica inglese la realizzazione del nostro “déjeuner”. In effetti, il termine “etrusco” era ivi in uso dal 1768 per indicare un manufatto a fondo nero, simile visivamente ad un bucchero, anche se dopo il 1773 fu limitato a definire esemplari ispirati alle ceramiche della Magna Grecia. Risulterebbe assai singolare la committenza del granduca alla fabbrica di Wedgwood, se non fosse per il legame che questi instaurò con gli inglesi al fine di acquistare la strumentazione da impiegare nell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale, dove oggi ha sede il Museo della Specola, da lui fondato tra il 1766 e il 1775. A tal proposito è noto che nel 1775 Felice Fontana, Fisico e Soprintendente dei Regi Gabinetti di macchine di fisica sperimentale, ordinò alla Manifattura di Wedgwood storte, pirometri e probabilmente forni ad alta temperatura
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900190455
- NUMERO D'INVENTARIO AcE 175-182
- ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0