motivi decorativi geometrici
Lettera iniziale filigranata "O" (Oculi mei semper); corrispondente a due tetragrammi. Nel codice sono contenute 57 iniziali filigranate di cui 17 grandi (8 x 95 cm) e 40 medie (4.5 x 8). Di stile unitario, presentano una decorazione filigranata rossa e blu alternata al corpo della lettera che è sempre rifesso nelle iniziali grandi e fesso in quelle medie. Il motivo decorativo fondamentale è costituito dalla spartizione dello spazio in alcuni casi in forme geometriche regolari (rombi) in altri irregolari (semicerchi e cerchi non perfettamente circolari) sempre accompagnate da elementi vegetali. Fondamentale è l'elemento circolare che scandisce lo spazio che iscrive un altro cerchio su cui è campito un fiore e circoscritto da una girandola, elemento che scandisce lo spazio che iscrive un altro cerchio su cui è campito un fiore e circoscritto da una girandola, elemento simbolico gioioso. All'esterno dell'estremità delle lettera astate o con appendice nascono esili steli con cirri fiori trilobati che si allungano lungo il margine della carta
- OGGETTO miniatura
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MATERIA E TECNICA
pergamena/ inchiostro
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MISURE
Altezza: 8
Larghezza: 9.5
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ATTRIBUZIONI
Simone Camaldolese (cerchia)
- LOCALIZZAZIONE Pistoia (PT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Corale è da attribuire all'ambiente culturale della scuola fiorentina di Santa Maria degli Angeli. Il codice costituiva un unico volume con il ms nr. 97 inv. 486/100; con questa segnatura e la divisione di collocazione ei due volumi non è stato tenuto conto della successione del contenuto liturgico che ricopre nell'insieme un anno intero e quindi della completezza dei due volumi solo se insieme. L'uniformità dei due tomi è confermata anche dalla numerazione. delle pagine. Il corpus delle lettere è molto raffinato e presenta i tipici colori rosa, arancione, verde nelle foglie di acanto esili, disposte nello spazio interno di colore nero ricorrenti nella scuola fiorentina degli angeli. I due volumi omogenei stilisticamente si possono ascrivere alla mano dello stesso maestro miniatore la cui formazione culturale è senza dubbio da ricercare nell'ambito del convento di Santa Maria degli Angeli di Firenze. La plasticità volumetrica delle vesti e dei volti delle figure contrasta con la linearità delle mani inducendo a collocare questo volume alla fine del secolo XIV se non agli inizi del XV°. La mano di questo maestro miniatore per le forme più massicce dipende direttamente dalla corrente del caposcuola Simone Camaldolese e non da quella di Lorenzo Monaco dal tratto più allungato e dall'aspetto più severo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188521-4
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0