Sant'Antonio Abate/ San Biagio (?)/ Santo vescovo

vetrata post 1442 - ante 1443

Vetrata cuspidata divisa in due registri

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ piombatura/ pittura
  • MISURE Altezza: 630 cm
    Larghezza: 180 cm
  • ATTRIBUZIONI Guido Di Niccolò Da Pelago (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vetrata fu commissionata il 31 gennaio 1442 a Guido di Niccolò ed ai compagni Lorenzo di Antonio, Carlo di Francesco Zati e Giovanni d’Andrea (Poggi, 1909, doc.659); nello stesso documento di allogagione gli operai affidavano ai suddetti maestri vetrai altre quattro finestre (per le cappelle di S.Mattia, S.Giacomo Maggiore, S.Stefano e S.Andrea) delle quali soltanto due furono da loro effettivamente eseguite (si tratta delle vetrate nella cappella di S.Andrea e S.Stefano). Il modello fu fornito da Lorenzo Ghiberti che in data 12 maggio 1442 risulta pagato con trentadue lire per due disegni, uno per la vetrata in questione e l’altro per quella della cappella di S.Giovanni Evangelista (Poggi, 1909, doc.667). L’11 ottobre 1443 si saldavano i maestri vetrai per la finestra da loro già eseguita (Poggi, 1909, doc.702). L’opera in esame, al pari di quasi tutte le altre vetrate delle tribune è stata oggetto di scarsa attenzione da parte della critica che, in genere, si è limitata ad un breve giudizio complessivo su di esse. È ricordato dallo Westlake (III, 1886, p.137, tav.CI.a) che si sofferma nella descrizione dei colori, lodando la buona qualità di essi e del disegno, identificante erroneamente il santo in trono con il profeta Elia. Fu il Poggi, nel 1909, il primo studioso ad occuparsi separatamente di tutte le vetrate della cattedrale fiorentina, con la pubblicazione dei documenti ad esse relativi da lui ordinati e poi riassunti in brevi commenti su ogni singola opera (per la vetrata in questione vedi Poggi, 1909, p.LXXXIV). Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici, come pure delle personalità dei diversi maestri vetrai, fu tentata nel 1938 dal,la Van Straelen che, riguardo alla nostra vetrata, osserva come i non irrilevanti restauri ne abbiano alterato il carattere originario, pur essendo ancora chiaramente riconoscibile l’idea ghibertiana; la studiosa nota inoltre come la figura di S.Antonio Abate sia messa in risalto dal drappo rosso che la isola dal bordo ornamentale, a differenza ad esempio del S.Tommaso della finestra eseguita da Bernardo di Francesco sempre su disegno del Ghiberti
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188127
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1989
  • ISCRIZIONI basamento del baldacchino - SC S.ANTONIUS AB - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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