San Giovanni evangelista/ San Cosma/ San Damiano

vetrata, post 1441 - ca 1443
Biagio Di Angiolo (attribuito)
notizie dal 1441/ 1443

Vetrata cuspidata divisa in due registri

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA vetro/ piombatura/ pittura
  • MISURE Altezza: 630 cm
    Larghezza: 180 cm
  • ATTRIBUZIONI Ghiberti Lorenzo (attribuito): disegnatore
    Biagio Di Angiolo (attribuito): Realizzatore
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La vetrata fu commissionata il 6 settembre 1441 a Biagio di Angiolo di Biagio di Lippo (Poggi, 1909, doc.652) ed il 12 maggio 1442 si pagavano trentadue lire a Lorenzo Ghiberti per il disegno di questa e della vetrata nella cappella di S.Antonio Abate, la 3 B (Poggi, 1909, doc.667); in un altro documento, datato 14 giugno 1442 è registrato ancora il pagamento di undici lire al Ghiberti per la finestra di S.Giovanni Evangelista che qui si dice allogata ad Angelo di Lippo (Poggi, 1909, doc.671) ed allo stesso vetraio padre di Biagio, veniva pagato il 4 maggio 1443 (Poggi, 1909, docu.694). E’ quindi probabile che Biagio di Angiolo di Biagio di Lippo lavorasse la finestra che gli era stata affidata, assieme al padre Angiolo di Lippo, cui risulta saldata la medesima. Dal doc.867 del 1 luglio 1509, apprendiamo che il vetraio Sandro di Giovanni di Andrea Agolanti rifece di nuovo la testa di S.Giovanni Evangelista e parte del baldacchino (vedi Poggi, 1909, p.XC); inoltre il 18 aprile 1527 si pagavano i Frati per la “lavatura e racchonciatura” della medesima vetrata (Poggi, 1909, docu.881). L’opera in esame, al pari di quasi tutte le altre vetrate delle tribune, è stata oggetto di scarsa attenzione da parte della critica che, in genere, si è limitata ad un breve giudizio complessivo su di esse. Fu il Poggi, nel 1909, il primo studioso ad occuparsi di tutte le vetrate della cattedrale fiorentina con la pubblicazione dei documenti ad esse relativi, da lui ordinati e riassunti poi in brevi commenti su ogni singola opera (per questa vetrata vedi p.LXXXV). Un’analisi più approfondita che tenesse conto dei dati stilistici e tecnici, come pure delle personalità dei diversi maestri vetrai fu tentato nel 1938 dalla Van Straelen, in particolare riguardo alla vetrata in questione la studiosa ritiene probabile una collaborazione tra Biagio ed il padre Angelo Lippo (vedi p.66 nota 4 e note 2 e 5 per ulteriori notizie sull’attività di questi maestri vetrai); nota inoltre una concezione spaziale grandiosa nella figura dell’Evangelista ed un effetto di notevole vivacità nei due Santi inferiori soffermandosi poi sui restami cinquecenteschi e sull’abilità dei vetrai esecutori (Van Straelen, 1938, pp.79-80). La vetrata è ricordata dal Salmi (1956, p.233) per esemplificare il rapporto compositivo esistente tra le figure dei Santi in trono ed i dottori della chiesa e gli Evangelisti della prima porta ghibertiana, con una lontana eco nei Santi dipinti sugli sportelli degli altari tedeschi e fiamminghi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188119
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI Sotto il Santo nel registro superiore - S. IONES VANGELISTA - Biagio di Angiolo - caratteri gotici - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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