campana - bottega toscana (sec. XIII)

campana, 1253 - 1253

La campana ha una fattura molto semplice, essendo decorato solo nella parte superiore da una doppia fascia con un'iscrizione e da un'altra banda nella zona inferiore del battente, nella quale ci sono forse dei motivi decorativi, non però perfettamente visibili data l'altezza; a differenza delle altre due campane è fissata ai bilichi da quattro anelli

  • OGGETTO campana
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
  • LOCALIZZAZIONE Castelfiorentino (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa campana, che è la più antica non solo di Castelfiorentino, ma di tutta la Valdelsa, è stata fusa, come dice l'iscrizione, nel 1253 insieme ad altre due quando era pievano Ospino da Pavia. Il Cioni (1898) suppone che la sua fusione sia stata fatta in onore di una battaglia avvenuta a Castelfiorentino fra senesi e fiorentini, in questo anno. Infatti la tradizionale formula, che si legge nella scritta, "Mentem sanctam spontaneam honorem..." indicava la funzione delle campane delle torre municipali e di antiche pievi che servivano a radunare il popolo sia per rendere onore a Dio, sia per correre in difesa della patria. Tale formula è piuttosto comune trovandosi anche in altre campane della Valdelsa, come per esempio in quella di S. Francesco a Castelfiorentino del 1349, di Toiano del 1408, di Varna del 1440 e di Pisangoli del 1504. Nell'iscrizione della campana della pieve dei SS. Ippolito e Biagio c'è però una variante rispetto alla dicitura tradizionale dove è scritto DEO PATRI ET. Infatti, come ha scritto Alessandro de'Pazzi in un documento conservato nell'Archivio della Prepositura e pubblicato da Pogni (1912) "si rivela che l'autore della campana non ha ben inteso l'iscrizione che fu assegnata per incidersi, e che ha creduto che nella seconda parte di essa iscrizione si alludesse a Dio Padre, et però ha inciso DEO PATRI ET. Si noti che il T di ET è soverchio e doveva essere inciso così: DEO PARIAE. E ciò deduco perchè in molte altre campane si legge la stessa formula MENTEM SANCTAM, SPONTANEAM, HONOREM DEO, ET PATRIAE LIBERATIONEM"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900188075
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI sulla campana - ANNO DOMINI 1253. TEMPORE DOMINI PLEBANI OSPINI PAPIENSIS FUI FACTA CUM DUABUS ALIIS. MENTEM SANCTAM SPONTANEM HONOREM DEO PATRI ET LIBERATIONE - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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