Immacolata Concezione

dipinto, ca 1612 - ca 1612

n.p

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Rosselli Matteo (1578/ 1650)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Palatina e Appartamenti Reali
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera venne eseguita entro il 6 settembre 1612 per l'altare del S.S.mo S acramento della Cappella Falconieri alla S.S. Annunziata (A.S.F., Conventi soppressi 119/54, c.42). Dal Tomini si sa che per tale dipinto la Cappell a fu detta "della Concezione" e, secondo il Baldinucci, l'artista ebbe la stima di Cosimo II. L'invenzione deriva dalla famosa Immacolata Concezione dipinta fra i 1540 ed il 1542 da Giorgio Vasari per la Cappella della Con cezione nella chiesa dei S.S. Apostoli, su commissione di Bindo Altoviti. Questa particolare versione del tema dell'Immacolata Concezione (per la qu ale il Vasari e l'Altoviti ebbero consultazioni con gli amici letterati) v enne più volte raffigurata, anche con varianti, dal Vasari (soprattutto in disegni), il quale Vasari dimostra di conservare il concetto che fu di G. Lappoli, detto il Pollastra, letterato aretino e suo amico, riguardo all' Immacolata Concezione nella formulazione del Rosso per l'affresco, commiss ionatogli nel 1528 e mai eseguito, per una volta di Santa Maria delle lacr ime, oggi S.S.ma Annunziata. (Come il Rosselli, ebbero a riprendere questa figurazione Vasariana diversi altri artisti, fra i quali C.Portelli, A. B oscoli, il Cigoli, l'Empoli, G. Pagani, Giovanni da San Giovanni, Santi di Tito). Studiata recentemente da F. Faini, l'opera è stata messa in relazi one con la grande pittura veneziana del '500. In particolare, la pittura l ucida e netta, il tono lapislazzulo del fondo, e poi la ricchezza cromatic a dei panni, rivelerebbero meditazioni sul veronese, tanto che la Faini ip otizza un soggiorno veneziano del nostro, anche se non documentato da font i. Inoltre, il chiaroscuro del torso di Adamo indicherebbe una base del Pa ssignano, mentre la testa di Eva è accostata al Reni. Secondo il Follini - Rastrelli ed il Moreni, le figure di San Filippo Benizzi e della Santa Giu liana Falconieri vennero eseguite più tardi da B. Poccetti, tuttavia la no tizia non trova altri riscontri. In seguito ai restauri della cappella fat ti eseguire dalla famiglia Falconieri nel 1768, la grande tela fu collocat a in un corridoio del dormitorio del convento, dove rimase fino al 1810, quando fu portata nella Galleria dell'Accademia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900187482
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 8673
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • ISCRIZIONI retro, su cartellino - Gabinetto Restauri/ n. 6226 - corsivo - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Rosselli Matteo (1578/ 1650)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1612 - ca 1612

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'