Ritratto di Ferdinando III granduca di Toscana. ritratto d'uomo

rilievo, 1820 - 1820

Rilievo in cera rosa su fondo di vetro blu. Cornice quadrata di legno nero con incassatura roronda. Filetto di bronzo dorato e vetro convesso di pro tezione

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ doratura
    LEGNO
    VETRO
    cera/ modellatura
  • MISURE Altezza: 12.5 cm
  • ATTRIBUZIONI Santarelli Giovanni Antonio (1758/ 1826)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria d'Arte Moderna
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa cera, facente parte di una serie di ritratti in cera del Santarelli , quasi tutti risalenti (secondo quanto citato da un'etichetta che la magg ior parte di essi porta sul retro) al 1820. Questa cera proviene dalla Vil la di Marlia e fu portata a Palazzo Pitti nel 1865, con mandato n. 606. Qu esta servì probabilmente come modello per una medaglia: Infatti, nel Medag liere del Bargello sono conservati due esemplari firmati sotto la testa de l granduca "Santarelli F.". Intorno si legge "Ferdinando III D.G.P.I.A.R.H .ET.B.A.A.M.D. ETRUR" Il rovescio è una corona di due rami di quercia intr ecciati, entro cui è la parola "Merentibus", che è il motto usato nell'Acc ademia di Belle Arti per le premiazioni degli allievi. Dopo il ritorno di Ferdinando III sul trono di Toscana nel 1814 l'iconografia del granduca fu utilizzata anche da Giovanni Merlini, unico allievo del Santarelli, per l a medaglia commemorativa coniata per la morte del granduca, datata 1824. i nfatti nei documenti dell'Accademia esiste la copia di una lettera di Giov anni degli Alessandri al granduca ereditario in cui si chiede il permesso di incidere un conio da medaglia, col ritratto in cera di Ferdinado III gi à da esso eseguito e del quale unisce il disegno per cui si consigliò con l'antiquario regio Giovanni Battista Zannoni. Nel documento si fa cenno an che al fatto che egli "è l'unico allievo del Santarelli". Infine, tra i nu merosi ritratti di Ferdinando III vi è un'incisione a forma di medaglia. I l diritto raffigura il granduca in modo molto simile alla cera e porta le firme: sulla sinistra Raph. Morghen; e sulla detsra A. E. Lapi sculp. Into rno alla testa si leggono le parole "Virtutes, Foederatorum", e sotto la d ata MDCCCXIV. La composizione è chiaramente allegorica del ritorno sul tro no di Toscana del granduca lorenese nel 1814 dopo la parentesi napoleonica . Il Palmerini parla di questa incisione del 1814 e di un'altra di Ferdina ndo III eseguita intorno al 1821, probabilmente in occasione delle sue sec onde nozze con Maria Ferdinanda di Sassonia. La frequente collaborazione t ra il Morghen e il Santarelli, già riscontrata in altre occasioni, fa rite nere che anche in questo caso i due artisti abbiano lavorato parallelament e e che l'incisione del Morghen datata 1814 sia stata ripresa dal Santarel li per il conio della medaglia dell'Accademia, prima comunque del 1824, an no della medaglia del Merlini. Nella collezione del Bargello esiste un alt ro esemplare simile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900187458
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Pitti 81
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI cartellino sul retro - GIO.(VANNI) ANT.(ONIO) SANTARELLI A FIRENZE 1920 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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