autoritratto di Frans Van Mieris

dipinto 1676 - 1676

Soggetti profani. Personaggi: Frans Van Mieris. Oggetti: bottiglia; pane. Mobilia: sedia; tavolo. Strumenti musicali: tiorba. Piante: alberi. Vegetali. Paesaggi: paesaggio campestre. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 22.6 cm
    Larghezza: 16 cm
  • ATTRIBUZIONI Van Mieris Frans (1635/ 1681)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, 6, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Autoritratto in cui il pittore si rappresenta girato di tre quarti verso destra, seduto su una sedia in atto di suonare la tiorba, su una terrazza aperta verso un paesaggio collinare con alberi e un edificio. A sinistra uno spigolo di tavolo su cui è una caraffa di vetro e un pezzo di pane. Il dipinto fu inviato il 21/11/1705 da Palazzo Pitti alla Galleria degli Uffizi e viene ricordato poi in tutti gli inventari seguenti. Non si hanno dati riguardanti l'acquisto dell'opera da parte di Cosimo III, e non è possibile concretizzare con l'aiuto di documenti l'ipotesi avanzata dal Naumann che esso si potrebbe identificare col dipinto centinato, di cui Apollonio Bassetti, Segretario del Granduca, scrive in una sua lettera del 4/1/1672 al residente del Granduca in Olanda, Francesco Feroni (Geisenheimer 1912, pp. 51-55; Naumann 1981). E' certo però che abbiamo la ricevuta del passaggio da Pitti agli Uffizi: 'Da SAR mandatoci di camera un quadretto in tavola alto nel più S. 7, largo 1/4 in circa dipintovi di sua mano Franco Miris olandese sedente in atto di sonare un liuto, et in lontananza veduta di paese...'. Lo stesso documento dimostra in modo inequivocabile che è un autoritratto dell'artista, messo in dubbio nella monografia del Naumann. L'artista eseguì questo suo autoritratto nello stesso anno di quello di rame ovale. Il Gudlaugsson (1945) ha pensato che il tipo di vestito indossato dal pittore, più usuale per i pittori della scuola di Leida, sia derivato da quello 'alla spagnola', o 'all'italiana', portato dagli attori della commedia dell'arte. Hofstede de Groot ne ricorda una copia alla vendita Thomson-Sinclair (1912, n. 54) e un'altra comparve ad un'asta a Milano, 19/2/1900, n. 420 (come G. Metsu). Inciso da Belloli/Marais per Wicar-Mongez 1789; V. Gozzini/ P. Lasinio per 'Reale Galleria', s. III, vol. IV; AH Payne; A. Tricca/ P. Belloli per Ranalli 1841-1846, vol. 4, n. CLXXIB. Nel periodo della seconda Guerra mondiale, dopo il '42 e prima del '45, l'opera è stata trasportata dalle truppe tedesche a San Leonardo in Passiria, in Alto Adige
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900186880
  • NUMERO D'INVENTARIO Inv. 1890, 1300
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1985
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2024
    2006
    2015
  • ISCRIZIONI a destra, sul parapetto - Fran Mieris f. 1676 - corsivo - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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