San Lorenzo

reliquiario a busto, 1663 - 1663

Il busto del San Lorenzo ben tornito e plastico è sostenuto da un elemento decorativo caratterizzato da morbide volute e abbracciato da due foglie di palma intrecciate in basso. Sotto al corpo del santo che contiene la reliquia si osservano due angeli che sorreggono la griglia del martirio. Le due figure sono sedute su un piedistallo impreziosito dallo stemma Chigi- della Rovere e dall'incisione del nome del santo

  • OGGETTO reliquiario a busto
  • MATERIA E TECNICA argento/ fusione/ cesellatura/ doratura
    bronzo/ fusione/ cesellatura/ doratura
    CRISTALLO
    FERRO
    rame/ doratura
    SMALTO
  • ATTRIBUZIONI Schor Jhoanna Paul (1641/ 1674): realizzza il disegno
    Gamberucci Marco (1630/ 1696-1697)
    Perone Francesco (1610/ 1676)
    Tamburroni Rocco (1633/ 1676)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Gian Lorenzo Bernini (1598 - 1680)
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario di San Lorenzo, insieme agli altri cinque arredi liturgiciconsiderati con proprie schede, vennero analizzati già nel 1979 nello studio "diligentissimo", come lo definì Enzo Carli, di R. Caterina Proto Pisani. Contemporaneamente lo stesso Carli dedicò una parte nel suo fondamentale lavoro del 1979 ai sei reliquiari. Lo studioso rilevava alcune caratteristiche quali la modellazione morbida e sensibile dei busti, la fiera intensa ma dolcissima espressività dei volti, che avvicinava alle caratteristiche dell'opera di un grande della scultura barocca: Gianlorenzo Bernini. Ancora Enzo Carli, nel 1989, riconsiderava i sei arredi liturgici eseguiti per volere di Alessandro VII Chigi, e li descriveva come eseguiti su disegno del Bernini. Solamente nel 1996, in occasione della mostra tenutasi a Siena sulle Preziosità dei Papi senesi, Marco Collareta notava affinità stilistiche fra i sei reliquiari e la cultura artistica romana del Bernini ma evidenziava, contemporaneamente, un'ispirazione diretta da parte dell'orafo dei sei arredi all'opera di un altro grande scultore romano, l'Algardi. Solamente nel 2000, in occasione di una grande mostra tenutasi a Siena su Alessandro VII Chigi , i sei arredi sono stati restituiti ai loro artefici: Marco Gamberucci, Francesco Perone, Rocco Tamburroni. Antonella Capitanio che in quell'occasione curò i testi delle schede dei sei arredi, pubblicò i documenti relativi all'invio a Siena dei sei reliquiari (4 agosto 1663). La stessa studiosa ha rintracciato le fonti relative ai pagamenti effettuati ai tre orafi prima elencati, avvenuti il 9 luglio 1663, e il nome dell'artefice del disegno dei sei reliquiari, Johann Paul Schor
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900185670
  • NUMERO D'INVENTARIO OA/3037
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul retro del supporto del busto - S. LAUR - lettere capitali - a incisione - latino
  • STEMMI sulla base - papale - Stemma - Alessandro VII Chigi - scudo con cornice a cartocci svrastato dalla tiara e chiavi di San Pietroe inquartato; nel primo e quarto quadrante figura stilizzata di una albero con due ordini di rami, nel secondo e terzo quadrantetre ordini di monti sovrastati da una stella
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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