banco - bottega toscana (seconda metà XVIII)
banco
1751 - 1800
Banco da lavoro in legno di noce, il castelletto è in forma di un Ercole Atlante, bronzetto a tutto tondo che al suo interno cela il meccanismo: dal globo, che si apre, esce da un lato l’asse ruotante, dall’altro è situato il bottone che serve ad espellere i fusi, all’interno della figura scorre la corda sottile. Il banco presenta inoltre una serie di cassette, di dimensioni diverse, per contenere i vari strumenti di lavoro
- OGGETTO banco
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MATERIA E TECNICA
bronzo/ patinatura
LEGNO DI NOCE
- AMBITO CULTURALE Bottega Toscana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
- LOCALIZZAZIONE Opificio delle Pietre Dure
- INDIRIZZO Via degli Alfani, 78, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il castelletto è da considerarsi lo strumento fondamentale degli intagliatori di pietre. Posta sopra il piano di un banco di lavoro, il castelletto veniva fatto ruotare velocemente, tramite una corda, da una grande ruota con manovella e pedale poste sotto il piano stesso. Munito di alloggiamento per l’innesto dei fusi, ruote o cannelle, a mezzo di abrasivi e talvolta punte di diamante, veniva usato per lavorare i materiali più duri. Dall’Inventario del 1789, fatto in occasione della morte di Cosimo Siries, nella Galleria dei lavori situata ancora agli Uffizi, risultano dodici banchi da lavoro con castelletto, mentre nel 1802, dopo il trasferimento nell’ex-convento di S. Niccolò in Cafaggio, i banchi sono già ridotti a tre. Gli altri, forse furono ceduti alla “Scuola d’intaglio in gemme” dell’Accademia tenuta da Antonio Santarelli. In questo banco la presenza del bronzetto rinascimentale sottolinea il rinnovato interesse per la glittica nel secolo XVIII
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900170452
- NUMERO D'INVENTARIO 1511
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Opificio delle Pietre Dure
- ENTE SCHEDATORE Opificio delle Pietre Dure
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0